Dopo 36 anni dall'uscita di “Kingdom Of Madness”, i Magnum arrivano al diciottesimo album in studio e l'inesorabile orologio del tempo, sembra essersi fermato a moltissimi anni fa, perchè Escape From The Shadow Garden sembra conservare ancora quella freschezza, quella passione, quel tocco di classe che la band ha sempre avuto, sia nelle produzioni più eccellenti, che in quelle più vicine ad un sound radiofonico e più commerciale.
Molto bello anche il disegno di copertina, creata dalla fantasia di Rodney Matthews, già autore delle copertine di Asia, Nazareth ed Eloy, che raffigura lo Storyteller, stanco e triste, seduto ai piedi di un albero gigantesco che sembra beffeggiarlo e dietro una creatura malvagia che lo spia. Una fantasia che ha sempre contraddistinto molti lavori della band. Escape From The Shadow Garden prosegue il discorso dell'ultimo decennio della band, con ottimi lavori, anzi sembra avere un tocco di classe in più, grazie a brani che ripercorrono la loro intera carriera. “Live 'Till You Die” ha un'intro sinfonico, poi il brano prende forma in pieno Magnum style, con le chitarre morbide di Tony Clarkin, le tastiere molto orchestrali di Mark Stanway e la sempre ottima voce di Bob Catley e “Unwritten Sacrifice” ha un grande groove, grazie all'ottimo lavoro svolto dalla chitarra di Clarkin ed alle atmosfere create dalle tastiere e “Falling For The Big Plan” è trascinante e melodica, come da molti anni i Magnum riescono a fare alla perfezione.
“In Crying In The Rain”, c'è un ritorno ai Magnum degli anni 80, voce grintosa e synth, mentre “Too Many Clowns”, perde la componente pomp ed AOR per rifugiarsi in un hard rock d'annata, il riff di Clarkin ha anche qualcosa di glam, mentre i sette abbondanti minuti di “Midnight Angel”, mostrano il lato più prog della band britannica, intro acustico, synth, un sound epico e quasi da musical, ricordando a volte gli Who di “Tommy”, ma con le dovute distanze e differenze e l'immancabile ballad prende forma in “The Art Of Compromise”, ma solo nella parte iniziale, in quanto il brano progredisce verso una rock song grintosa, rallentando i suoi ritmi di tanto in tanto, dove il sound dei Magnum sembra volersi rivolgere ad Elton John ed ai Queen. La vera ballad è invece “Don't Fall Asleep”, mentre nel finale emergono altr ottime songs, come l'epica “Wisdom's Had Its Day”, il perfetto incontro tra hard rock ed AOR di “Burning River” e come le struggenti melodie di “The Valley Of Tears”, un degno finale di una band leggendaria. I Magnum ci sono ancora e sicuramente ci faranno rivivere spesso ottimi momenti come questo.
79/100
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Tony Clarkin: Chitarra Bob Catley: Voce Mark Stanway: Tastiere Al Barrow: Basso Harry James: Batteria
Anno: 2014 Label: Steamhammer/SPV/Audioglobe Genere: Hard Rock/AOR/Progressive Rock
Tracklist: 01. Live' Til You Die 02. Unwritten Sacrifice 03. Falling For The Big Plan 04. Crying In The Rain 05. Too Many Clowns 06. Midnight Angel 07. The Art Of Compromise 08. Don't Fall Asleep 09. Wisdom's Had Its Day 10. Burning River 11. The Valley Of Tears
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