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Alex Staropoli
Rhapsody Of Fire

Sono passati quattro anni da “Triumph Or Agony”, ma la band ripaga i propri fans con “The Frozen Tears Of Angels”, nuovo e terzo capitolo della “Dark Secret Saga”. Un album più diretto ed heavy, ma che mette sempre in risalto le parti orchestrali e da colonna sonora che hanno sempre contraddistinto la musica di Staropoli, Turilli e Lione. Ci ha raggiunti telefonicamente il tastierista della band, Alex Staropoli ed abbiamo parlato del passato, del presente e del futuro dei Rhapsody Of Fire. Il resoconto:

Fabio Lione: Voce
Luca Turilli: Chitarre
Alex Staropoli: Tastiere
Alex Holzwarth: Batteria
Patrick Guers: Basso

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- A&B -
Ciao Alex, come stai? Prima di parlare del vostro ultimo lavoro “The Frozen Tears Of Angels”, vorrei ripartire dai vostri esordi, cominciando da “Legendary Tales”, datato 1997, quindi tredici anni fa. Parla quindi brevemente degli album dei Rhapsody.
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Ciao, tutto bene! Ok, vedo di riassumere in breve la nostra storia. Ci sarebbero tante cose da dire. Abbiamo iniziato a comporre già nel 1992/93 ed il nostro obiettivo era quello di fare qualcosa di diverso, di eccitante. Eravamo totalmente sconosciuti, quindi la sfida era molteplice. Avevamo già un demo ed avevamo firmato con la Limb. Una soddisfazione notevole quindi. “Legendary Tales”. rappresenta l’inizio, un passo molto importante per noi, mentre “Symphony Of Enchanted Lands” rappresenta invece l’evoluzione più importante ed i brani erano stati già composti qualche anno prima. Poi abbiamo composto “Dawn Of Victory”, un album più heavy e se vogliamo più veloce, così come lo è stato “Power Of The Dragonflame”, anche qui le composizioni erano più heavy, avevamo modificato il nostro modo di comporre per rendere i brani più adattabili in sede live. Poi è iniziata una nuova Saga con “Symphony Of Enchanted Land II: The Dark Secret”, dove abbiamo usato grandi orchestre, speso follie, abbiamo fatto le cose in grande e per concludere “Triumph Or Agony”, altro passo molto importante per noi.

- A&B -
Siamo arrivati quindi a “The Frozen Tears Of Angels”, come sono nate le composizioni?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Avevamo qualche idea, ma siamo praticamente partiti da zero un anno prima delle registrazioni. Ci siamo incontrati e ci siamo detti, “facciamo qualcosa di fresco, di nuovo, partendo totalmente da zero”. Abbiamo, molto puntato sul suono delle chitarre ed il lavoro di Luca Turilli è stato veramente incredibile e di questo ne sono molto contento, perché ho sempre desiderato un sound con tanti riffs e chitarre armonizzate, abbiamo quindi rinunciato a grandi orchestre per dar più spazio alla band, anche se le parti orchestrali non mancano. Abbiamo voluto quindi dare un sound specifico che rispecchi in pieno il capitolo della Saga, anche sul lato grafico, abbiamo voluto creare una copertina che sia veramente seria ed intensa.

- A&B -
Le parti orchestrali sono vere o campionate?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Si sono vere, ridotte ma non campionate.

- A&B -
Come mai sono passato 4 anni dal precedente “Triumph or agony”?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Ci siamo presi il nostro tempo, diciamo che abbiamo ricaricato le batterie. Di solito abbiamo sempre qualche brano che per un motivo o per l’altro non inserito nel cd, ma stavolta come ti ho detto abbiamo ricominciato proprio da zero ed il tempo è quindi passato.

- A&B -
Per quanto riguarda i testi questo è il terzo capitolo del Dark Secret Saga, è quello conclusivo? Puoi riassumere in breve la saga?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
E’ un po’ difficile per me riassumerla, perché è opera di Luca Turilli, lui sa tutte le parti e le vicende, mentre per me è importante sottolineare le ambientazioni musicali che ho creato per la Saga. Prima creiamo la musica, poi io vado avanti con gli arrangiamenti finali e Luca si dedica ai testi, quindi è lui più indicato a descriverla.



- A&B -
So che è molto complessa come storia.
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Si, è molto complessa ed articolata, questa è la terza parte e poi ce ne saranno altre due.

- A&B -
Con questo nuovo lavoro, secondo me avete raggiunto il perfetto punto d’incontro tra le parti strumentali ed il cantato, la voce di Fabio, le chitarre di Luca e le tue tastiere hanno tutte un loro spazio, senza che l’uno sovrasti l’altro ed insieme hanno un sound perfetto. Era questo l’obiettivo che i Rhapsody Of Fire cercavano?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Mi fa piacere che tu l’abbia notato, questo è proprio quello che cercavamo. I mixaggi curati sa Sascha Paeth, sono sempre così incredibili e curati . Anche nel mio caso, di solito usavo tantissimi strumenti, molte sovraincisioni orchestrali, stavolta invece ho usato più suoni semplicemente tastieristici, per dare più aria alle composizioni.

- A&B -
La musica dei Rhapsody Of Fire è una fusione tra metal, musica classica e colonne sonore, quindi ti chiedo le tue preferenze, tra il metal, la miglior colonna sonora e il miglior compositore classico per te.
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
E’ difficile sceglierne uno, visto che poi noi facciamo un mix di tutto, principalmente però la potenza del rock e del metal, i nostri brani nascono dalle chitarre, dai riffs, dalle chitarre armonizzate, poi il resto viene dopo, batteria, basso e tastiere è un ricamo finale. Per le colonne sonore “Il Signore Degli Anelli” è un forte punto di riferimento, anche il solo ricordare il film, è una grande ispirazione, poi ci sono film come “Batman” e la sua colonna sonora e varie ambientazioni gotiche. Poi per il metal e la musica classica, i vari classici, una lista un po’ lunga.

- A&B -
Come crei le orchestrazioni con le tue tastiere?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Il tutto nasce in modo molto spontaneo, ogni brano necessita di alcuni arrangiamenti, decidiamo le varie sonorità dei brani insieme e per il resto nasce tutto così, mi lascio andare e metto in opera le mie idee e certe soluzioni. Il tutto è molto istintivo, anche perché io non ho studiato musica, non ho fatto il conservatorio, sono autodidatta, a volte mi documento, poi mi lascio andare e cerco di metter giù anche le mie emozioni.

- A&B -
C’è un brano “Danza Di Fuoco e Ghiaccio” che mi ha molto affascinato, mi ha ricordato molto Angelo Branduardi, anche nel cantato di Fabio. E’ stata una cosa voluta?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Si è vero, ma anche qui penso che Fabio Lione abbia cantato in maniera molto naturale, nessuno di noi gli ha detto di cantare come Branduardi, un artista che a tutti noi piace tantissimo e facendo quel tipo di melodie e cantando in italiano, viene spontaneo avvicinarsi a lui.



- A&B -
Continuerete in futuro a scrivere brani cantati in italiano?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Si, certo anche questa è una nostra caratteristica, per noi italiani è sicuramente un’abitudine, ma per uno straniero la lingua italiana suona molto poetica, è anche una scelta sonora, non solo di lingua.

- A&B -
State preparando un tour di supporto al cd?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Si, anche se non sarà nell’immediato, però ci stiamo lavorando adesso e sicuramente inizieremo il tour in autunno, per ora ci concentriamo sulla promozione del cd.

- A&B -
Vedervi suonare dal vivo con una vera Orchestra sarebbe una grande cosa!!
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Per ora è molto improbabile visti gli elevati costi, ma rimane comunque un nostro sogno che prima o poi cercheremo di realizzare. Per ora stiamo realizzando il sogno di tornare a suonare dal vivo.

- A&B -
Cosa è cambiato, nome a parte, da Rhapsody a Rhapsody Of Fire?
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
In realtà è cambiato pochissimo. All’inizio sembrava una cosa drammatica, ma in realtà è stato un passo quasi indolore, solo costoso, diciamo, più che altro. Diciamo che è stato un nuovo inizio, poi il nome della band siamo riusciti a mantenerlo. Non abbiamo avuto possibilità di scelta, un passo che abbiamo dovuto fare per forza, ma Rhapsody è comunque rimasto.

- A&B -
Concludi come vuoi l’intervista, un invito ai vostri fans ed ai lettori di A&B ad entrare del mondo fantasy dei Rhapsody Of Fire
- Alex Staropoli [Rhapsody of Fire] –
Non ci potrebbe essere album migliore di “The Frozen Tears Of Angels” per conoscere i Rhapsody Of Fire per chi non li ha mai sentiti. Per i vecchi fans questa è la giusta occasione per ascoltare un album che spinga veramente forte e che cerchi di emozionare. Lo dico io che l’ho composto insieme a Luca Turilli ed arrangiato e prodotto e composto anche alcuni brani con Fabio Lione . E’ stato un lavoro di comunione e di amore per la musica e questo son convinto che si sente nelle tracce, un lavoro che sicuramente affascinerà chi ascolta e preparatevi ad ascoltarlo più volte per poter assimilare ogni sfumatura.


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