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Angra
Angels Cry 20th Anniversary Tour

Nell'anno in cui gli Helloween pubblicarono “Chameleon”, un lavoro che deluse molto i fans della band teutonica e che portò allo split di Kai Hansen e di Michael Kiske, da un Paese totalmente diverso, come cultura e come tutto, dalla Germania, arriva una band che spense i malumori dei fans degli Helloween, riportando al pubblico il sound dei due “Keeper Of The Seventh Keys”, arricchendolo di parti più sinfoniche ed anche momenti riconducibili alla cultura musicale brasiliana, di chi sto parlando? Ovviamente degli Angra!!
Una band che con “Angels Cry”, si è subito conquistata tantissimi fans in tutto il mondo e che con “Holy Land”, sono riusciti in pochissimo tempo a creare un vero e proprio capolavoro. La voce di Andre Matos era allora insuperabile, ma subito dopo qualcosa non ha funzionato più, “Fireworks”, non reggeva il confronto con i due precedenti lavori, l'abbandono di Matos, l'arrivo del nuovo singer Edu Falaschi ed una nuova fase di una band che non è più riuscita a tenere il passo con il proprio passato, anche se i due chitarristi, Kiko Loureiro e Rafael Bittencourt hanno cercato di far rimanere in vita una delle migliori band degli ultimi 20 anni.

Ora anche Falaschi ha lasciato la band per continuare con i suoi Almah e Kiko Loureiro & Company, hanno ingaggiato un cantante di tutto rispetto, il nostro Fabio Lione, che ha ora il difficile compito di dividersi tra Rhapsody Of Fire ed Angra. L'anno appena trascorso, gli Angra hanno festeggiato i 20 anni dall'uscita di “Angels Cry” e lo hanno fatto con uno spettacolare concerto tenutosi a San Paolo il 25 agosto, proprio con Fabio Lione alla voce, che si è confermato grande cantante, riuscendo con molta abilità a modulare la sua voce anche nelle parti dove Matos raggiungeva acuti inarrivabili, abbassando la tonalità, ma senza far perdere niente ai vari brani. Ma il setlist del concerto non si è limitato al solo “Angels Cry”, che peraltro non è stato eseguito nella sua interezza, ma la band ha percorso in lungo ed in largo la propria carriera ed oltre a brani come “Angels Cry”, “Time” e “Evil Warning”, gli Angra hanno offerto al loro pubblico ottime versioni di “Nothing to Say” e “Lisbon”, sempre del periodo Matos ed anche altri come “Rebirth” del periodo Falaschi.

Altri ottimi momenti del concerto sono la parentesi acustica di “A Monster In Her Eyes”, la bellissima “No Pain For The Dead” ed ancora “Wuthering Heights” di Kate Bush, dove le incredibili parti vocali di Matos vengono affidate a Tarja Turunen, gradita ospite della serata insieme a Uli Jon Roth. Fabio Lione si destreggia bene anche in “Carry On”, mettendo a dura prova la sua ugola (ricordate la performance di Matos?). Una splendida serata, che ha sicuramente aperto una nuova fase sia per gli Angra che per Fabio Lione, oramai membro ufficiale della band e che andrà a dar forza all'ottavo e prossimo lavoro della band carioca. 

83/100




Rafael Bittencourt
: Chitarra
Kiko Loureiro: Chitarra
Felipe Andreoli: Basso
Ricardo Confessori: Batteria
Fabio Lione: Voce

Special Guests:
Tarja Turunen: Voce
Uli Jon Roth: Chitarra
Familia Lima (Allen, Amon-rà, Lucas, Moises e Zeca Lima): Archi
Amilcar Christofaro: Batteria
Nome Cognome: Strumento

Anno: 2014
Label: Earmusic/Edel
Genere: Power Metal/Progressive Metal

Tracklist:

CD 1:
01. Angels Cry
02. Nothing To Say
03. Waiting Silence
04. Lisbon
05. Time
06. Millennium Sun
07. Winds Of Destination
08. Gentle Change
09. The Voice Of Commanding You
10. Late Redemption
11. Reaching Horizons
12. A Monster In Her Eyes

CD 2:
01. No Pain For The Dead
02. Sand Away
03. Wuthering Heights
04. Evil Warning 
05. Unfinished Allegro/Carry On
06. Rebirth
07. In Excelsis/Nova Era

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