La Progrock Records, continua ad impreziosire il mercato discografico di ottimi lavori di rock progressivo e di metal progressive e lo fa con ottimi gruppi.
Una delle ultime scoperte dell’etichetta californiana sono i Daedalus, ottima band italiana che cerca di dire qualcosa in un mercato inflazionatissimo come lo è oramai diventato quello del metal progressive. Dire qualcosa di nuovo quindi in questo campo è impresa assai ardua e bisogna ammettere che i Daedalus, svolgono il loro compito nel migliore dei modi, anche se è veramente difficile non lasciarsi sfuggire l’accostamento ai Dream Theater, ed in alcuni momenti ed in alcuni passaggi questo accostamento diventa pericolosamente evidente. Ma i Daedalus fortunatamente riescono a brillare anche di luce propria, anche se la registrazione, non mi sembra delle migliori. “The Never Ending Illusion” è il loro secondo lavoro e si nota una certa maturazione artistica. Il cd è stato mixato da Roland Grapow (Helloween, Masterplan) e l’art work è opera di Mark Wilkinson (Marillion, Judas Priest, Iron Maiden) e ci sono una serie di ospiti illustri, come Roberto Tiranti dei Labyrinth e Alessandro Corvaglia della Maschera di Cera. Un lavoro ben curato ed i brani riescono fin dall’inizio a creare ottime sonorità, a partire da “Life”, ottimo brano ben articolato e con un bellissimo guitar solo da parte di Andrea Torretta. C’è poi “Hopeless” brano forse più heavy, ma caratterizzato sempre dalle crescenti aperture tastieristiche, spesso anche pianistiche che danno più pathos al brano. Lascio a voi scoprire le altre tracce, io mi limito a segnalarvi quelle che ritengo migliori come la title track, brano che sfiora i dieci minuti di durata e che nel suo interno racchiude lunghi passaggi strumentali e contaminazioni varie ed ancora “Horizons In A Box”, grande pezzo di raffinato metal progressive e la conclusiva “Mare Di stelle”, unico pezzo cantato in lingua madre ed unico brano completamente dedito al rock progressivo ed il nostro prog italiano anni settanta non è poi così lontano e che non sfigura affatto se confrontato con gli altri brani. Sicuramente un ottimo lavoro ed ancora una volta la nostra bandiera sventola fiera anche all’estero. 75/100
|
Davide Merletto: Voce Anno: 2008 Sul web: |