Roma, 27 Ottobre 2017 - Angelo Mai
Si è svolto, fra un inaspettato bagno di folla che ha riempito all’inverosimile l’Angelo Mai, il concerto della cantante Sainkho Namtchylak a Roma il 27 ottobre scorso. La performer, originaria della Repubblica di Tuva, ai confini russi con la Mongolia, è portatrice di una vocalità straordinaria in cui confluiscono varie tecniche provenienti dalla sua realtà culturale e dai suoi studi successivi. Diplofonia, canto gutturale, canto armonico e numerose altre tecniche di sperimentazione vocale compongono il suo lessico sonoro che si è collocato, nel tempo, all’interno di vari progetti musicali, dal jazz sperimentale all’elettronica, dalla world music alla libera improvvisazione. Malgrado in passato i progetti discografici realizzati dalla cantante non fossero sempre omogenei, la collaborazione con il bassista, cantante, polistrumentista romano Mauro Tiberi e con suo il progetto Druna New Experience ha mostrato coerenza e sinergia con il linguaggio vocale di Sainkho. La performance è stata realizzata su canovacci concordati dai quali si sono dipanate lunghe improvvisazioni collettive articolate fra atmosfere psichedeliche, meditazioni ambientali, ritmi etnici eseguiti con un grande controllo delle dinamiche e delle interazioni fra i musicisti, segnale di una profonda cultura dell’improvvisazione aleatoria e di conoscenza delle strutture culturali che caratterizzano l’espressione vocale di Sainkho. Brillanti gli interventi di Mauro Tiberi sia al basso che alla voce, efficaci e raffinate la costruzioni timbriche di Gianluca Bacconi ai sintetizzatori e determinante il drumming fra percussioni elettroniche e batteria acustica di Alex Barberi. Il gruppo si è rivelato efficace sia nei momenti di interplay collettivo che nelle fasi in cui era opportuno lasciare alla sola voce di Sainkho la possibilità esprimersi individualmente con le sue innumerevoli sfaccettature, capaci di evocare molteplici mondi sonori. Malgrado qualche problema di coesione sonora percepito sul palco l’ascolto del pubblico è stato compatto ed efficace e sia la sala che l’impianto si sono rivelati adeguati a una situazione atipica, in cui una vocalità che propone anche suoni estremi e al limite delle frequenze udibili, si è miscelata con suoni elettrici e percussivi. L’evento ha entusiasmato il pubblico, che ha accolto i musicisti con vere esplosioni di applausi, sintomo che la musica creativa, estranea alle logiche modaiole e di tendenza privilegiate da ampli settori della critica e della comunicazione, quando viene a contatto con il pubblico è capace di riscuotere vasti consensi malgrado la complessità e la particolarità del linguaggio.
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Sainkho Namtchylak: voce Data: 28/10/2017
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