Un disco realizzato da un trio di personaggi molto attivi nell’underground romano: Christian Muela, specialista in didgeridoo ed elettronica, Gianluca Bacconi, tastierista e polistrumentista, Mauro Tiberi, sperimentatore vocale, bassista e improvvisatore.
Questo lavoro, astratto e ambientale, è frutto di sessioni di improvvisazione fra i tre componenti del gruppo all’insegna di una musicalità fatta di “droni”. Il “drone” è un termine solo recentemente adottato nella lingua italiana e prevalentemente connesso ai mezzi pilotati da remoto ma che in inglese indica anche un suono continuo, come puntualizza Luca Fusari nelle note del libro di Harry Sword “Alla Ricerca dell’Oblio Sonoro”, “nota grave ininterrotta e prodotta da uno strumento musicale” anche riferibile al concetto di “bordone” o “pedale”. Quella del “drone” è una modalità formale ampliamente utilizzata in altre culture, da quelle orientali alla musica australiana, in quest’ultima realizzata con l’ausilio di strumenti tubolari detti didgeridoo. La drone music con l’avvento dell’ambient è divenuta comune anche nel perimetro della musica elettronica. Ed è su questa impronta che si muove questo lavoro lasciando spazio a sviluppi improvvisativi che permettono ai tre musicisti di esplorare le varie possibilità del “drone”. Il trio è composto da musicisti che sono da tempo al centro dei percorsi sperimentali della capitale e che si confermano attenti indagatori delle possibilità della musica aleatoria. Il disco, registrato dal vivo, si sviluppa su atmosfere oniriche e astratte attorno a bordoni ipnotici, su cui convergono accenni di musica etnica, jazz-rock e ambient. |
Mauro Tiberi: Basso, voce Anno: 2023 |