Torna nella Capitale Nogravity, compagnia di danzatori e acrobati specializzata in sculpture dance e physical theatre, integrate con tecniche illusionistiche. Lo spettacolo è stavolta dedicato al viaggio in Palestina compiuto dagli ebrei nel 1947: Exodus è infatti il nome della nave che ivi li portò, così chiamata in riferimento all'esodo biblico, evento che ritorna ciclicamente nella storia ebraica. Gli artisti impegnati sul palco (2 uomini e 4 donne), danno vita ad un inedito caleidoscopio di figure geometricamente ardite - tracciate dal corpo umano scivolando, rotolando, muovendosi sinuosamente sul piano orizzontale del palco - figure che sono riflesse subitaneamente in uno specchio collocato in posizione obliqua, così offrendo allo spettatore l’illusione ottica di una cornice visiva totalmente priva di gravità. Lo spettacolo garantisce composizioni e combinazioni di corpi umani di grande suggestione: vengono espresse realizzazioni non soltanto legate al movimento (esemplare, in tal senso, il camminamento circolare offerto dai sei artisti, che chiaramente allude all'esodo ebraico citato in apertura), ma anche e soprattutto figure geometriche tanto improbabili quanto affascinanti (in tal senso, è apparsa di grande impatto visivo, tra le altre, l'apparizione del Menorah - in ebraico מנורה), candelabro a sette braccia utilizzato nell’antichità all’interno del Tempio di Gerusalemme attraverso la combustione di olio consacrato. Il successo di questa rappresentazione è stato cristallizzato, la sera del 25 maggio 2022, anche dalla presenza in sala di personaggi noti, tra i quali preme quantomeno citare l'entusiasta Leo Gullotta. Se ci è permessa una estempranea nota propositiva, perde di efficacia, a nostro modesto avviso, la commistione dei due piani, verticale e orizzontale. In altre parole, i ballerini si esprimono al meglio in posizione sdraiata, con il loro riflesso trasposto a 45 gradi, mentre l'incredibile effetto scenico si perde totalmente quando anche uno soltanto di loro si alza in posizione eretta. Qualora la compagnia volesse esprimere la propria arte anche in maniera tradizionale - giacchè la danza, effettivamente, nasce in piedi - si consiglia pertanto di "spegnere" il riflesso garantito dallo specchio, proponendo, così, anche elementi di danza consueta, altrettanto gradita. |
Nogravity - Exodus |