Piuttosto che procedere in termini ondivaghi, tuttavia, "Ditegli sempre di sì" induce continuamente alla riflessione, spingendo anche alla risata intelligente, creando quindi un connubio magistrale in cui possono agevolmente ritrovarsi due distinte tipologie di pubblico. Equivoci e situazioni imbarazzanti si succedono in maniera quasi repentina, talché risulta arduo distinguere il sano dal folle, in un contesto in cui la stabilità quotidiana viene minata irrimediabilmente con puntuta sagacia. La Elledieffe, che porta avanti il vessillo artistico della famiglia De Filippo, propone una rilettura di questo testo che appare assai credibile, all'interno della quale emerge senza dubbio un Tony Laudadio molto efficace nel rivestire il suo personaggio di lucida follia. Per contro, Carolina Rosi è perfettamente capace di esprimere un difficile dualismo espressivo, bilanciando efficacemente stabilità caratteriale e sensibilità emotiva, mentre Andrea Cioffi, al motto di “la vita è teatro, il teatro è vita”, manifesta indubbie attitudini di abile suggestionatore, se non proprio di vero e proprio manipolatore. Una regia efficace, infine, giocata sul filo del chiaroscuro, sublima in toto una scenografia la cui semplicità manifesta anche lo scopo primario di far primeggiare il talento del navigato cast impegnato sul palco. Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 2 novembre 2022. |
Elledieffe
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