L’appuntamento in Sala Paradiso, per la prima volta nell’ambito del Bologna Jazz Festival, è l’occasione per mettere in scena in qualche maniera il paradosso contenuto nel titolo dell’ultimo lavoro del grande sassofonista Kenny Garrett: la costante tensione dell’uomo che cerca di sfuggire al caos della vita quotidiana al fine di vivere il momento spingendo il mondo lontano verso la luce. Solo così egli può vedere la realtà nella sua completezza, immergersi in essa e celebrarla nel modo più completo possibile. Proprio la title track “Pushing the world away” ribolle con intensità e la "spinta" qui è davvero più che metaforica. Il bravo pianista Vernell Brown e Garrett duettano vocalmente in un fitto mantra buddista; il soprano di Kenny G. descrive perigliosi paesaggi disegnati in chiave minore e con coraggio esuberante. Nell’incedere di questo 5/4 c’è anche il tempo per una rapida e ossequiosa citazione dell’inno di Brubeck, “Take Five”.

Ma c'è anche spazio per sprazzi di pura allegria a portata di mano: "Chucho’s Mambo" è il personale tributo al pianista ed amico Chucho Valdés e in esso il solo di Garrett si muove tra linearità e astrazione assieme alla eccellente sezione ritmica. "Wayne's Thang" (da Triology) è uno dei marchi di Kenny Garrett; un semplice basso ostinato che si articola attraverso tre accordi e una melodia divertente. Il sassofonista americano lavora per un lungo periodo di tempo attorno alle sue idee, lasciando che il brano cresca lentamente grazie ad una climax sempre più elaborata su note alte in grado di lasciare senza fiato il pubblico prima di ricondurlo a terra. Garrett mostra poi la sua enorme sensibilità nella malinconica “Spanish-go-Round” (dal sottovalutato Black Hope del ‘92). Ci troviamo di fronte ad un hard-bop declinato ai più alti livelli. Nel tradizionale brano conclusivo, "Happy People", Garrett coinvolge secondo tradizione l’intero pubblico in sala da eccellente mattatore scaraventandolo in una maratona canora infinita e dividendosi tra il contralto e irresistibili freestyle e beatbox mentre, uno per volta, i musicisti abbandonano lentamente la scena. Con il suo saluto finale si dissolve lentamente anche il monumentale spettro della musica afro-americana incarnato da un nucleo di jazz modale ad altissima intensità.

Kenny Garrett: Sax alto e sax soprano
Vernell Brown: Pianoforte
Corcoran Holt: Contrabbasso
Marcus Baylor: Batteria
Rudy Bird: Percussioni

Data: 27/10/2015
San Lazzaro, Bologna - Sala Paradiso
Genere: Jazz