La sera del 12 giugno 2012, i Methedras hanno spalancato le porte ad una full immersion thrash che ha visto avvicendarsi sul palco i greci Suicidal Angels e gli americani Heathen ed Exodus. Nell’ambito della lunga rassegna, la performance del gruppo guidato dal bassista Andrea Bochi ha talmente colpito lo scrivente, da preferirla a quella dei citati Suicidal Angels e Heathen, e da considerarla paritetica rispetto a quella fornita dai blasonati headliners.
Detto ciò, due brevi note biografiche sul gruppo, che nasce nel 1996 con l’intento di omaggiare il thrash anni ’80, pur con finalità rivolte ad una certa attualizzazione del messaggio sonoro, che risulta pertanto arricchito con vaghi spunti death-metal. Nel 2004 esce l’esordio discografico, “Recursive”, a cui fanno seguito “The Worst Within” del 2006 e “Katarsis” del 2009.
Negli anni di vita la band matura notevoli esperienze, in Patria come all’estero, partecipando al Wacken Open Air (ove guadagnano il secondo posto al Metal Battle internazionale, concorso interno al predetto festival tedesco), al Metal Camp, all’Evolution Fest, al Total Metal Festival, all'Hellbrigade Fest e aprendo dal vivo, tra i tanti, per Entombed, Destruction, Tankard e Onslaught.
Orbene, questa longeva creatura musicale merita il blasonato curriculum sopra descritto, talché, la sera del 12 giugno scorso, si è palesata in termini oltremodo credibili dando sfoggio del suo pluri-quindicennale background. In appena 30 minuti di performance, il quintetto ha espresso innegabili capacità tecniche e una non trascurabile padronanza del palco. Personalmente – in totale antitesi con alcune critiche mossagli sul web – ho fortemente apprezzato la voce di Claudio Facheris, cantante capace di passare con disinvoltura da un growl marcato ad un cantato a metà tra scream puro e toni epici. La sezione ritmica è apparsa estremamente solida e compatta, compito non facile in una band thrash di sole 4 persone: ne consegue che sul palco, pur in assenza di una seconda chitarra, il combo ha praticamente ridotto al minimo il rischio di creare vuoti sonori durante gli assoli di chitarra elettrica.
Il set, infine, è apparso oltremodo interessante talché sono stati presentati due brani dall’ultima fatica (“Civil War” e “Flag Of Lie”), uno dal secondo lavoro (“Free To Hate”) e ben tre completamente inediti (“Bool, Oil & Vengeance”, “Death-O-Cracy” e “Subversion”), verosimilmente destinati all’attesissimo quarto lavoro di cui, a questo punto, attendiamo fiduciosi la pubblicazione.
Claudio Facheris: Voce
Andrea Bochi: Basso
Eros Mozzi: Chitarra
Daniele Gotti: Batteria
Data: 12/06/2012
Luogo: Roma - Black Out
Genere: Thrash Metal
Setlist:
01. Civil War
02. Flag Of Lie
03. Free To Hate
04. Bool, Oil & Vengeance
05. Death-O-Cracy
06. Subversion