Questo spettacolo ha debuttato nel 1999 riscontrando immediati apprezzamenti: da allora, è stato replicato un migliaio divolte e ha registrato un non trascurabile riscontro all'estero (tradotto in più lingue, è stato messo in scena in vari paesi, tra cui Repubblica Ceca e Regno Unito).
Brevemente, l'opera teatrale si sostanzia in un confronto dai toni spigliati tra due amici, donna e uomo, amici e colleghi di lavoro, che si ritrovano inaspettatamente a dover condividere per una notte una camera di un motel, sul cui letto matrimoniale non tardano a parlare di sesso con largo uso di battute, allusioni, provocazioni. La co-protagonista Fiona Bettarini ha riferito che lo spettacolo è “comico, esilarante, imbarazzante", raccontando le "fantasie erotiche di due individui appartenenti a due universi che si incontrano e scontrano, ognuno con le loro particolari tattiche di avvistamento e di avvicinamento, peccaminose, sorprendenti, attualissime”. Secondo quanto appena riportato - peraltro largamente ripreso nei comunicati stampa, poi parafrasato in alcune recensioni non propriamente originali - questo spettacolo dovrebbe far scompisciare dal ridere, cosa che, quantomeno nel corso dei primi 50 minuti, non succede affatto. A modesto avviso di chi scrive, alcune battute cercano la risata da osteria che, purtroppo, non arriva a causa di alcuni dialoghi poco originali, talvolta finanche prevedibili. Le interpretazioni dei due, inoltre, peccano talvolta di poca spontaneità, apparendo sopra le righe in termini di mimica facciale, talvolta caricaturale, più raramente addirittura grottesca. Sembra un disastro di recensione se non fosse per due fattori: a) nel corso del prosieguo, le battute si fanno oggettivamente più sferzanti e gustose, complice anche la trattazione contestualizzata di temi più pepati, concretamente ascrivibili ai tabù e ai pregiudizi afferenti alla sessualità; b) al di là delle risate, più o meno presenti, la commedia conserva una sua intrinseca validità, giacché permette di suscitare molteplici riflessioni riguardanti la complessità del rapporto uomo-donna, non soltanto limitato alla sfera sessuale (un'oggettiva vocazione triviale della sessualità maschile, i pregiudizi maturati nei confronti delle donne che vivono i piaceri della carne in maniera più emancipata, le fantasie sessuali che si celano nel riservato substrato di ciascuno) ma anche esteso al rapporto interpersonale (l'oggettiva differenza in ordine alla forma mentis e al modus operandi, nonché la capacità più o meno accentuata di risolvere concretamente specifiche problematiche). In sintesi, quindi, anche doverosamente considerando l'oggettivo successo di pubblico riscontrato dalla commedia nel corso del tempo, si ritiene che l'approccio con cui chi scrive si sia accostato alla visione di quest'ultima sia totalmente errato: si prepari lo spettatore ad assistere ad una rappresentazione arguta, incentrata sulla complessità del rapporto tra i due sessi, priva della coinvolgente risata di stampo subitaneo (come forse il contenuto del comunicato stampa potrebbe erroneamente far supporre), più intrisa, invece, di stimoli protesi alla riflessione divertita, spesso scanzonata, talvolta gradevolmente infarcita di connotazioni vagamente surreali.
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 9 marzo 2024.
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ORGASMO E PREGIUDIZIO
di e con Fiona Bettanini Diego Ruiz
Regia: Pino Ammendola e Nicola Pistoia
Venticinque anni dopo il debutto, torna in scena lo spettacolo che è stato un vero fenomeno teatrale sia in Italia che all’estero. La commedia ha già fatto ridere migliaia di spettatori, curiosi di spiare questa coppia di amici (Diego Ruiz e Fiona Bettanini) che si ritrova a dover condividere il letto di un motel. Da quel letto non scenderanno mai, ma su quel letto affronteranno le loro più intime paure, le reciproche curiosità, le debolezze mai ammesse, e riusciranno a confessarsi segreti e tabù mai pronunciati prima. Il tutto ridendo delle proprie debolezze. Anche lo spettatore riuscirà a capire finalmente cose che non aveva mai avuto il coraggio di domandare. Cosa pensano gli uomini della sessualità femminile? Hanno presente quali siano effettivamente le fantasie delle donne? E le donne conoscono i piaceri dell’uomo? Quali sono le tattiche per conquistarlo? Qualcuno sa spiegare che magia c’è a fare l’amore di prima mattina, con l’alito pesante, la bocca impastata e le caccole agli occhi? E le posizioni ideali per trovare il punto G? Ci sono uomini che lo cercano da anni e ancora non l’hanno trovato. D’altronde mica ci sono dei cartelli! Chi glielo indica poverini? Nessuna donna ha mai detto” più su’, più giù, più a destra o più a sinistra” …. Neanche un aiutino! Ma d’altra parte, può una donna presentarsi così: “Piacere, sono clitoridea, preferisco stare sopra, adoro i baci sul collo e il mio punto G è in fondo a destra!”? Queste e altre ancora sono le domande che si pongono i due protagonisti nella stanza di un Motel su un grande letto matrimoniale, lenzuola rosse e un’atmosfera piacevolmente piccante. Cosa succederà su quel letto e quante verità verranno a galla, lo scoprirete solo ridendo. “Quando nel 1998 io e Diego Ruiz abbiamo scritto lo spettacolo, con il quale abbiamo debuttato nel '99, la nostra idea era di mettere in scena uno spettacolo di coppia sul sesso che potesse toccare tutti gli argomenti dalla A alla Z in chiave comica.La formula vincente è stata quella di far sì che i due protagonisti non fossero amanti né coniugi, ma semplicemente amici, in modo da far cadere le naturali barriere che ci sono sempre in una coppia. Il resto l'ha fatto il nostro grande affiatamento e la scelta coraggiosa di ambientarlo tutto su un letto, dal quale i due protagonisti non scendono mai. Su questo letto confessano le reciproche curiosità, le loro intime paure, si spogliano realmente e metaforicamente di ogni tabù e segreto che abbia a che fare con il sesso e in cui il pubblico si rispecchia. Anche per questo molti spettatori sono tornati più volte a vederlo in questi anni, qualcuno ci ha confessato di tornare ogni volta che cambiava fidanzata, una sorta di banco di prova e di terapia di coppia. Quando debuttammo nel '99, un signore a fine spettacolo ci disse: "Sarete condannati a farlo per anni", quel signore è stato un vero profeta! Gli spettatori hanno sempre avuto la sensazione di sbirciare questa coppia dal buco della serratura. Debuttammo a 29 anni, non avremmo mai immaginato di essere su quel letto ancora oggi che abbiamo superato i 50! È anche la dimostrazione che questo spettacolo non ha tempo, è sempre attuale.E non ha nemmeno confini, visto che il testo è rappresentato da 19 anni nella Repubblica Ceca da più compagnie ed è stato messo in scena anche a Londra.In Italia l'abbiamo portato un po' ovunque, dal Trentino alla Sicilia. Quest'anno abbiamo deciso di suggellare l'enorme affetto che il pubblico romano ci ha dimostrato in questi 25 anni, premiando lo spettatore più assiduo e lo spettatore più giovane e più affezionato, che venne la prima volta a 10 anni ed è tornato sempre fino ad oggi che ne ha quasi 20. La dimostrazione che questo spettacolo è adatto a tutte le età!” (Fiona Betta) (Fonte: comunicato stampa)
Teatro Ghione Via Delle Fornaci, 37 00165 - Roma
Telefono: 06/6372294 Email:
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