Tornano a Sanremo i Pooh, ricostituitosi con il chiaro scopo di commemorare il compianto Stefano D’Orazio.
La presenza del gruppo al noto Festival dovrebbe in qualche modo chiudere definitivamente le polemiche sorte nel corso dell'edizione del 71° Festival (2021), durante la quale si omise clamorosamente di ricordare il batterista, deceduto il precedente 6 novembre 2020, imperdonabile disattenzione che ferì profondamente i restanti Pooh e Tiziana Giardoni, moglie del paroliere. Le polemiche coinvolsero anche Riccardo Fogli che, invitato alla finale, non spese parimenti alcuna parola in memoria dell'amico. Due anni dopo, la presenza della band sul palco dell'Ariston non soltanto segna la definitiva riconciliazione con Amadeus, conduttore, come allora, della rassegna canora, ma rappresenta l'occasione per indirizzare il doveroso e tanto atteso tributo al paroliere, ancorché tardivo. I Pooh avrebbero dovuto omaggiare l'ex collega in occasione dei Summer Hit’s Music Awards di RTL 102,5 all’Arena di Verona, ma l'evento non si concretizzò sia per i concomitanti impegni professionali di Riccardo Fogli, sia per la necessità di Dodi Battaglia di accudire alla compagna Paola Toeschi, gravemente malata. Nel mentre, comunque, il ricordo di Stefano D’Orazio è rimasto vivo anche grazie a varie iniziative, tra cui il romanzo “Tsunami”, pubblicato postumo nel marzo del 2022, e il musical “Parsifal”, composto dall'artista romano assieme a Roby Facchinetti. Orbene, parlando del merito dell'esibizione, siamo costretti ad esprimere alcune riserve. Tralasciando considerazioni sul fatto che il tastierista ha stonato per tutta l'esecuzione, prestazione fortunatamente compensata da quella degli altri membri, piuttosto impeccabile (va in ogni caso considerata l'attenuante del furto in casa, recentemente patito dal bergamasco, evento che certamente ha il potenziale di influire sulla concentrazione), e che sui cori gravava il forte sospetto del playback (su "Amici per sempre", ad esempio, c'è stato un frangente in cui la voce di Facchinetti era chiaramente presente nei cori pur avendo egli la testa bassa e la bocca lontana dal microfono), preme segnalare che la storia di Riccardo Fogli nelle vesti di mero ospite e non di membro effettivo, è ormai del tutto anacronistica. Completamente latitante durante l'esecuzione dei primi 6 brani, lo stesso è stato fatto entrare in scena soltanto per eseguire "Piccola Katy" e "Chi fermerà la musica", per poi sparire definitivamente poco dopo (il secondo è completamente estraneo al background del toscano, essendo un brano degli anni '80). Gli è stata perfino preclusa la partecipazione all'esecuzione di "Pensiero", brano che, nel 1971, lo vedeva impegnato quale voce solista. E ancora: si è giustamente ricordata la vittoria dei Pooh nel 1990 con il brano "Uomini soli" (che peraltro ha permesso di cantare virtualmente con Stefano D'Orazio, grazie alla proiezione della sua originaria prestazione vocale), ma si è scelto di ignorare, ancora una volta, "Storie di tutti i giorni", a firma del Fogli solista, che primeggiò all'edizione del 1982. In chiusura, fortunatamente, una nota positiva: fa enormemente piacere che sia stato ricordato anche Valerio Negrini, originario paroliere e batterista della band, anch'egli scomparso prematuramente (nel gennaio 2013). |
Roby Facchinetti: voce, tastiere Tracklist: |