Progetto atipico ma assai interessante, quello che ha portato, per la prima volta, alla realizzazione della colonna sonora del film "Squadra antimafia", quarto capitolo della saga poliziesca italiana dedicata a Nico Giraldi, diretto nel 1978 da Bruno Corbucci con protagonisti Tomas Milian, Enzo Cannavale e Bombolo.
L'opera è suonata ex novo dal gruppo Girodivite, organico che ha riprodotto con incredibile efficacia il c.d. Goblin touch, inconfondibile stile esecutivo profuso dalla nota band romana, a prescendere dal tipo di musica da essa suonata. I prodromi di questo progetto nascono dalla consapevolezza di non poter recuperare le originarie registrazioni effettuate dai Goblin illo tempore, prevalentemente dedicate ad un funky-rock sanguigno e coinvolgente, purtroppo andate irrimediabilmente perdute. Fabio Capuzzo - il più autorevole esperto del folletto (abbiamo abbondantemente parlato di lui recensendo il libro "Goblin Sette Note In Rosso", a sua firma) - coinvolge a questo punto i Girodivite, "musicisti veterani della scena prog e funky nostrana", e confeziona questa nuova uscita discografica che trova il totale appoggio della Beat Records, apprezzata label capitolina interamente votata al recupero di antiche colonne sonore (abbiamo dedicato spazio anche a quest'ultima, segnatamente recensendo la colonna sonora del film "Acqua e Sapone"). Va peraltro precisato che, grazie alla collaborazione tra lo stesso Capuzzo e Alan Donati, figlio di Aldo, vocalist all'epoca coinvolto nelle registrazioni, sono state recuperate le linee vocali di "E lassame perde", pezzo inciso da quest'ultimo, oggi collocate sulla nuova base eseguita dai citati Girodivite. Tralasciando considerazioni sulla validità dell'opera (si tratta, in sintesi, dell'unica colonna sonora del film "Squadra Antimafia" ad oggi pubblicata, peraltro suonata palesando uno stile esecutivo fedele a quello dei Goblin), sorgono spontanee due domande: perchè non recuperare i brani direttamente dal film? E perchè non chiedere a Claudio Simonetti, Fabio Pignatelli e Agostino Marangolo (tale era la composizone dei Goblin nel 1978) di risuonare interamente l'opera? In un colloquio privato avuto con chi scrive, Fabio Capuzzo ha avuto modo di precisare che il recupero delle musiche dal film è stato pregiudicato dalla presenza di troppi rumori e dialoghi, nonché da una qualità audio ove i medi risultavano predominanti, a scapito di bassi e alti, prevalenemente assenti. In ordine al mancato coinvolgimento dei membri dei Goblin all'epoca coinvolti, il curatore ha precisato che la band è da tempo drammaticamente divisa in due (il tastierista da un lato, gli altri due dall'altro), cosa che effettivamente non avrebbe fornito alcuna garanzia in ordine alla capacità dell'uno e o degli altri, di riprodurre i pezzi così come furono eseguiti nel 1978. |
Marcello Bonetta (Tastiere) Anno: 2023 |