Roma, 4 Luglio 2024 - Roma Summer Fest - Auditorium Parco della Musica
Foto di D'Auria, si ringrazia la fondazione Musica per Roma
Josh Homme ripete più volte durante la serata: "Have a good time?" Fate quello che volete, cantate, danzate, ammucchiatevi (quest'ultimo consiglio mimato in maniera sconcia). Il frontman dei QOTSA è visibilmente a proprio agio, abituato a ben altre dimensioni di location, ma la gremita Cavea offre uno spettacolo unico, ed è esaltato dalla bellezza di suonare in un luogo così suggestivo. Dal punto di vista del pubblico, è stato un concerto irripetibile: godersi i Queens of the Stone Age in un ambiente più "intimo" è come osservare una creatura mitologica dentro una teca di cristallo.
Il gruppo statunitense è tornato a esibirsi nella Capitale dopo dieci anni dall'ultima volta a Capannelle. Era il tour a supporto di ..Like Clockwork. Il destino ha voluto che esattamente il 4 luglio di 25 anni fa, un quasi sconosciuto gruppo chiamato Queens Of The Stone Age si esibisse a Palestrina all'interno della rassegna Nel Nome del Rock, il giorno successivo alla tragica morte del leggendario Mark Sandman, frontman dei Morphine. Chissà se questo pensiero abbia sfiorato Homme, anche se ne dubito.
Sono circa le 21:15 e la band, accolta da un'ovazione di tutto l'Auditorium, ingrana subito la quinta con "Little Sister", estratta da Era Vulgaris. C'è spazio, ovviamente, per il recente e buon lavoro In Times New Roman con brani come la potente "Paper Machete" e la vivace "Emotion Sickness", tra i migliori del disco, suonano alla grande arrangiati dal vivo. Come già visto nelle scalette di questo tour, si spazia moltissimo tra Era Vulgaris, ...Like Clockwork ed ovviamente, il capolavoro Songs for the Deaf.
Homme e il resto del gruppo si dimostrano in gran forma, rilassati e a proprio agio, offrendo una performance straordinaria. Troy Van Leeuwen, compagno di lunga data del cantante, è di fatto il suo alter-ego alla chitarra, svolgendo un lavoro eccezionale sia nella ritmica che nei soli. Homme gli rende gran merito concedendogli molto spazio. Jon Theodore, che ho adorato nei Mars Volta, coniuga potenza esplosiva, precisione e dinamismo, perfetti per lo stile dei QOTSA. Non a caso, collabora con il gruppo da oltre dieci anni. Un esempio su tutti è "Go With The Flow", dove il batterista aggiunge quel tocco in più a un brano che fa dell'originalità ritmica il suo punto di forza. Ad inizio concerto ci sono stati alcuni problemi audio con la microfonazione del cantante: nelle prime battute di "Little Sister" la sua voce non si sentiva e per il primo quarto di show il suo canale era molto impastato e sovrastato dagli strumenti. Fortunatamente, la problematica è stata risolta dopo alcuni brani.
Tra i pezzi che spiccano c'è sicuramente "The Lost Art of Keeping a Secret", estratta da Rated R. Con un riff sostenuto ruvido, esplode in un ritmo pulsante di batteria e basso che, insieme alle chitarre, produce un risultato magnetico. Homme dà molto spazio al pubblico, in particolare nella lunga digressione della più poppeggiante "Make It Wit Chu", coinvolgendo prima le ladys e poi i boys ad intonare in coro "I wanna make it wit' chu". Da Songs for the Deaf non poteva mancare "Go With the Flow", suonata con un tiro pazzesco che fa impazzire il parterre, ove il pubblico si scatena in pogo e mosh pit.
La serata volge al termine con due bombe: "No One Knows" e la delirante e distruttiva "A Song for the Dead". Un pensiero balena al compianto Mark Lanegan, che interpretava magnificamente questo brano. Homme, poco prima di iniziare la cupa ed intrigante "God Is in the Radio", dedica il pezzo alla memoria del caro amico.
Che dire, uno show fantastico che, al netto dei problemi iniziali, ha mostrato un gruppo davvero in gran spolvero, che continua a dare grandi soddisfazioni dal vivo. Un altro aspetto molto bello è stata la trasversalità del pubblico che ha seguito il live, dagli irriducibili metallari e punk, ai genitori che hanno portato i loro giovani figli a vedere i QOTSA. Speriamo che non passino altri dieci anni per rivederli da queste parti, altrimenti diventiamo vecchi tutti.
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Josh Homme: chitarra, voce Troy Van Leeuwen: chitarra, cori Michael Shuman: basso, cori Dean Fertita: tastiere, chitarra Jon Theodore: batteria
Data: 04/07/2024 Luogo: Roma - Auditorium Parco della Musica Genere: Stoner
Setlist: Little Sister Monsters in the Parasol Smooth Sailing Paper Machete My God Is the Sun Emotion Sickness If I Had a Tail Time & Place Go With the Flow The Lost Art of Keeping a Secret Carnavoyeur Better Living Through Chemistry Sick, Sick, Sick Make It Wit Chu God Is in the Radio No One Knows A Song for the Dead
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