Home Recensioni Live John Grant - Milano, Santeria, 14 Novembre 2023

John Grant
Milano, Santeria, 14 Novembre 2023

Siamo partiti prevenuti per questo concerto di John Grant, il primo dopo anni di assenza dalle scene. Invece ci siamo immersi in uno spettacolo inaspettatamente emozionante e commovente.

Perché prevenuti? Perché dopo il primo debutto solista, “Queen Of Denmark” datato 2010, in cui il compositore  e cantante statunitense si è avvalso della collaborazione della band indie Midlake, già nel secondo “Pale Green Ghosts”, concepito dieci anni fa in quello che è divenuto di fatto il suo luogo di rifugio per eccellenza, ossia l’Islanda, John ha iniziato ad abbandonare in maniera sempre più definitivamente le atmosfere indie/alternative e folk che hanno permeato il suo debutto nonché la sua esperienza con gli Czars (con cui ha inciso ben 5 album ed un EP).
Tutto ciò a favore di un massivo concentrato di elettronica (complice indubbiamente l’esperienza con Hercules & The Love Affair con i quali ha inciso la canzone “I Try To Talk To You”, apparsa sul loro terzo album “The Feast of the Broken Heart”) che ha marchiato indelebilmente la maggior parte delle sue composizioni, soprattutto a partire dal terzo capitolo della sua discografia, ossia “Grey Tickles, Black Pressure”, fino al successivo “Love Is Magic” (risalente al 2017), a nostro parere l’episodio meno sfavillante fin’ora uscito.
Negli scorsi anni abbiamo assistito ad una presa di posizione nettamente divisa tra i fan: chi reclamava la parte più intima - quella legata al primo periodo - del gigante americano e chi invece ne decantava la svolta per un elettropop sempre più sintetico. Forse quest’ultima gli è valso sì il plauso da parte di nuove generazioni di groupie, che però sono soliti appassionarsi velocemente tanto quanto dimenticarsi presto di un brano e di chi l’ha proposto, dopo averne tessuto le lodi. Di contro, tutti quei vecchi ragazzi che si erano lasciati trasportare da melodie sognanti e testi pregni di messaggi inneggianti la libertà sessuale, i diritti civili, la denuncia nei confronti della politica americana, si sono un po’ disinteressati al personaggio John Grant.
Poi è avvenuta la pandemia e il nostro cantautore è rimasto segregato per mesi in Islanda,  dove ha avuto tutto il tempo necessario per comporre il nuovo lavoro in cui ha partecipato anche l’amica cantautrice gallese Cate Le Bon, rimasta imprevedibilmente bloccata anch’essa sull’isola.
Seppur non tornando ai primordi di “Queen Of Denmark”, “Boy From Michigan” (uscito nel 2021), rispolvera e riporta il “sentire” e in parte le atmosfere ariose del primo John Grant, quello indubbiamente politicamente impegnato sul fronte LGBT+ e non solo.




Le tre date italiane (Bologna, Milano e Roma) hanno inaspettatamente restituito la figura di un artista che alcuni pensavano fosse ormai fossilizzato sull’elettronica più insistente. Invece, ad un pubblico emozionato, con l’ausilio del solo amico di indubbio talento Chris Pemberton (tastiere e voce), il gigante americano ha proposto – suonando un pianoforte a coda ed un sinth come ai vecchi tempi – un set pregno di pathos, ripescando dal passato moltissimi brani, compreso il brano “Drug” dei suoi ex compagni Czars e però proponendo anche dagli ultimi lavori, quei pochi brani in cui l’elettronica non fa da padrone o adattandone altri per una versione acustica asolutamente godibile e azzeccata.
Anche il nuovo “Zeitgeist”, che farà parte del nuovo album previsto per maggio prossimo, sembra voler rispecchiare l’intento a tornare su melodie romantiche, ma altrettanto incornicate da testi significativamente e politicamente impegnati.
Quello proposto nelle date italiane è stato un concerto intimo in cui John ha spiegato di volta in volta il significato dei brani proposti (ben fatto), dimostrando affabilità e straordinaria capacità di apprendimento per la nostra lingua e il nostro paese, che a suo dire, resta inequivocabilmente quello che gli dimostra da sempre più affetto.
Vai avanti così, John!


John Grant: voce, piano, synth
Chris Pemberton: piano, synth, backing vocals

Setlist:

1.TC & Honeybear
2.The Cruise Room
3.Where Dreams Go to Die
4.Grey Tickles, Black Pressure
5.Touch and Go
6.Is He Strange
7.Outer Space
8.Zeitgeist
9.Marz
10.Glacier
11.Queen of Denmark
12.Sigourney Weaver
13.Global Warming
14.Drug
(The Czars song)
Encore:
15.Caramel
16.GMF


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