“Nails&Castles” è un duo indie pop milanese nato due anni fa e alquanto originale, perché è riuscito a creare un palinsesto sonoro basandosi quasi esclusivamente su basso, contrabbasso e batterie programmate e non. Una delle caratteristiche principali è difatti l’assenza di chitarre, che talvolta sono sostituite da un ukulele.
Questo loro primo EP si compone di ben 7 brani per quasi 26 minuti di musica. Considerando vi sono molti autori famosi che con poco meno pretendono di siglare un album, ma soprattutto che questo loro lavoro omonimo sorprende anche per eterogeneità sonora – un inedito mix tra indie pop, wave, shoegaze e downtempo – riteniamo che il duo si presenti già con buone capacità e intraprendenza. Anche se il pop gioca un ruolo preponderante è facile individuare l’ispirazione alla new wave anni ’80 e all’emo del decennio successivo, tanto che il disco si chiude con “A Forest”, una cover dei Cure. D’altro canto Steven proviene dalla scena punk, mentre Mark ha avuto a che fare un po’ trasversalmente con vari generi, dal rock al jazz. Dal vivo i Nails&Castles si presentano in una formazione a quattro con due bassi, un computer, una batteria e l’immancabile ukulele. Nonostante il disco suoni volutamente “sporco”, non ha nulla da invidiare ad altre produzioni ben più pompate e sopravvalutate del panorama underground attuale. È un piacere immergersi in queste atmosfere a tratti malinconiche, a tratti solari, sottolineate da una voce impostata; peraltro i testi (in inglese) sono sì in parte malinconici, ma oltremodo positivi o quantomeno fiduciosi. Il duo sta già preparando nuovi brani per un disco più elaborato e strutturato che dia il degno seguito a questo piccolo, originale, gioiellino. Li attendiamo al varco. |
Mark Nails: tutti gli strumenti, programmazione Anno: 2016 |