Una casa immersa nella tranquillità sul lago, lunghe sessioni di improvvisazioni, brioches e caffè. Così nasce il primo progetto degli SDANG! al secolo Alessandro Pedretti (batteria) e Nicola Panteghini (chitarra). Nomi già noti per supportare i fratelli Ettore e Marco Giuradei, Alessandro ha oltremodo dato vita al progetto “Endless Tapes” assieme a Colin Edwin, bassista dei Porcupine Tree. La passione giovanile per certe sonorità potenti come il grunge, ma anche l’heavy metal si amalgamano con divagazioni prog e post rock. Non a caso i richiami ai Rush (per alcune sonorità), ai Meshuggah (per dissonanze e poliritmie) e agli Opeth (soprattutto nelle parti acustiche e in generale laddove il clima si rende malinconico/crepuscolare) sono ricorrenti, con tanto di citazione agli Smashing Pumpkins nella finale “Il ponte del diavolo”. Nulla è costruito a tavolino, il tutto sembra fluire da una lunga sessione in cui la potenza sonora, la ricerca ritmica e tecnica dei due musicisti la fa da padrona. Per questo motivo i cinque brani che compongono l’EP “Il giorno delle altalene” attirano l’attenzione tanto per l’emotività quanto soprattutto per la capacità di esprimere al meglio le proprie doti strumentali con suoni puliti e precisi (a volte eccessivamente focalizzati nel cercare di stupire l’ascoltatore o semplicemente nel giocare con poliritmie e modulazioni metriche in generale). Il titolo del disco racchiude un po’ l’intento del progetto, un alternarsi vicendevole, un dialogo melodico acceso eppure sempre all’unisono tra batteria e chitarra, senza confronti inutili o presunte “autorità” musicali, come recita la loro presentazione. Raccontare storie solo con l’ausilio della musica, l’unico linguaggio universale che ci rende tutti quanti cittadini di un mondo senza confini. 62/100
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Nicola Panteghini: chitarra Anno: 2015 |