Quando lessi il titolo di questo EP ebbi un sussulto. Schegge di ordinaria follia assomiglia molto a Storie Di Ordinaria Follia e da fan quale io sono, completamente impazzita per Charles Bukowski, mi son catapultata nelle note di questo lavoro.
La sensazione che ho provato ad ascoltarlo però non ha sfiorato minimamente quella che ho provato nel leggere il libro. So, che sono due cose indipendenti che non hanno alcun tipo di relazione, ma io ci speravo. Questo quartetto di Eboli ha sfornato 4 tracce che a mio avviso, mancano di sostanza pura, un po’ come quando fai bollire l’acqua e ti ritrovi il calcare sulle pareti della pentola. Ecco di tutta quella massa alla fin fine in mano ti ritrovi polvere. Per carità la buona volontà non manca e risiede particolarmente nel significato dei testi, ma c’è ancora qualcosa da smussare e da levigare. “Fabula” ha un intro meraviglioso, ma man mano che si prosegue nell’ascolto si ha una sensazione di distacco, come se il brano fosse stato strappato come un foglio di carta, per poi averlo rincollato con dello scocth. Il secondo brano, “L’Eco” risulta estremamente corposo mentre “La Poesia Di Sara” è buona a livello strumentale, ma dal punto di vista vocale risulta priva di tono. A chiudere l’EP arriva “Revolver”, il pezzo decisamente migliore dell’intero lavoro cui riprende a livello testuale il titolo dell’Ep dando senso al contesto in cui è stato inserito. Sicuramente un lavoro acerbo. Aspettiamo la raccolta fiduciosi. 55/100
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Marco Forlenza: Voce Anno: 2009 Sul web: |