Tuning The Untunable può essere definito un EP contaminato. A tratti appare scarno nelle strumentazioni, ma, a ben guardare, è un lavoro dotato di una certa concretezza: i brani risultano ben armonizzati ed è vistosa la cura nella masterizzazione. Delle sei tracce, piace l'impiego di synth e sonorità non consuete, provenienti da controller analogici e basstroller. Il ricorso a tali strumenti è sempre misurato e mai debordante. Degne di menzione risultano “Killing Up The Dj”, con sonorità vistosamente mutuate dai Cure e permeate da una sezione ritmica che sembra provenire direttamente da certi New Order o brani quali “Kinky Eyes” venata di malinconia e dai bassi davvero accattivanti. Chiosa per “This Atomic Love” con forti echi Daft Punk.Senza dubbio, l'arma decisiva del progetto è la trasversalità dei generi ed il ricorso a certe sonorità vintage d'oltreoceano. Inutile la enumerazione, ma dance, punk e new wave si fondono con una buona armonia. In definitiva, un disco non troppo consueto per la scena musicale nostrana, forse con troppa carne al fuoco. La prova del nove sarà rappresentata, per forza di cose, dalla dimensione live. Buona fortuna. 64/100
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Johnny Lubvic: Voce, chitarra, tastiere Anno: 2012 |