Il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
Non è bastato, alle nostre povere orecchie, l'ascolto del deludente, imbarazzante "Memories In Rock" (di cui abbiamo già parlato QUI), talché Ritchie Blackmore ha l'ardire di propinarci addirittura un capitolo secondo, in cui ha raccolto "il meglio" dei concerti registrati nel giugno del 2017 in terra natia (quei concerti furono da noi tempestivamente recensiti QUI). Facciamola breve: nonostante questo disco sia un "best of" (si noti l'uso delle virgolette per la seconda volta), la qualità rimane quella pessima del volume uno, non bastando ad indirizzare il pollice verso l'alto l'inclusione di "Lazy", "I Surrender", "Soldier Of Fortune", "All Night Long", "Temple Of The King", assenti invece nella prima uscita discografica, e un trascurabile DVD aggiuntivo nel quale sono ricomprese interviste (a tutti i membri della band) più una clip dal backstage e una nuova studio version di "I Surrender". Le prestazioni risultano decisamente fiacche e ciò è dovuto proprio alle ormai ridotte capacità esecutive del nostro, talmente lento, goffo, a tratti maldestro, da costringere la band a rallentare il ritmo in almeno la metà dei brani. L'unica cosa che si salva di questo disco è l'inaspettato nuovo brano in studio, "Waiting For A Sign", che si evidenzia quale episodio non certo miracoloso ma gradevole. Lontano dal contenere i tipici virtuosisimi blackmoriani - sempre a causa della claudicante propensione del Nostro, dovuta all'età ormai irrimediabilmente avanzata - il pezzo, da solo, non vale l'acquisto dell'opera ma possiede quantomeno il merito di consegnare l'ultima fatica in studio dei Rainbow ammantandola di sufficiente substrato. Bocciata anche la copertina, infine, saccheggiata pari pari dalla seconda uscita discografica del gruppo (Ronnie James Dio si starà rivoltando nella tomba). A stento l'opera è consigliata ai completisti.
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Ritchie Blackmore: Chitarra Anno: 2018
Disc 2 (CD) Disc 3 (DVD) |