C'è molto poco del romanzo di Lewis Carroll, in questo spettacolo messo in piedi da artisti attinti dalla compagine del Circus Theatre Elysium di Kiev. L'ambientazione descritta in "Alice nel Paese delle Meraviglie", infatti, costituisce un mero pretesto ove far agire ballerini, atleti, giocolieri di retaggio prevalentemente circense, come peraltro suggerisce chiaramente la denominazione dell'organico coinvolto nell'operazione. Purtuttavia, lo spettacolo merita ampiamente: gli artisti ucraini, infatti, offrono prestazioni emozionanti, non di rado spettacolari, in cui si alternano agili destrezze, prove di forza, capacità intrattenitorie perfettamente alternate ad elementi di danza (prevalentemente di stampo moderno), in un contesto multicolorato offerto da costumi sfarzosi e pittoreschi. Lo spettacolo è certamente adatto ad un pubblico di minori che, tuttavia, va adeguatamente preparato: desista il genitore che persegue lo scopo di far conoscere ai figli la trama del noto romanzo ottocentesco giacchè, a livello descrittivo, la visione apparirebbe sconclusionata e confusa, priva, come è, di elementi narrativi (l'esposizione, anche minima, è totalmente assente e la trama è seguita per sommi capi). Si consideri, invece, che atmosfera ed incanto fiabesco sono assolutamente assicurati dal movimento - che si tratti di abilità circensi o predisposizione alla danza - sublimato da musiche sontuose, proiezioni di filmati surreali ed onirici, giochi di luce incentrati sul contrasto tra chiaro e scuro. NB: Questo commento si riferisce alla esibizione dell'8 febbraio 2022. |
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