Reduci dagli ottimi riscontri della critica specializzata avuti dal precedente album omonimo, ì FolkStone, i "Briganti di Montagna" orobici tornano con un nuovo atteso lavoro intitolato: Damnati ad Metalla.
La domanda che ci si pone non appena presa in mano la bella confezione in digipack con un artwork di primissima qualità realizzato da Jacopo Berlendis e se la band riuscirà a confermarsi agli alti livelli espressi appena due anni or sono, ed in quest'ottica, già da subito, fin dall'ascolto delle prime note dello strumentale "Ol bal di òss" ci si accorge del notevole salto di qualità in termini di produzione, mixing e registrazione che Damnati ad Metalla ha rispetto al precedente lavoro. Ma le note convincenti non si fermano qui, anche dal punto di vista musicale la band bergamasca compie un ulteriore salto di qualità, le basi sono sempre quelle di un Folk Metal con forti radici celtiche ma il songwriting si è fatto più raffinato, gli arrangiamenti più curati e ricchi ed il risultato sono composizioni forse meno immediate, meno "irruente" diciamo meno da "taberna" ma sicuramente capaci di mostrare il raggiungimento di un elevato livello di maturità artistica; le chitarre suonano sicuramente più Metal, il riffing è convincente e coinvolgente, i soli che fanno capolino in alcuni brani sono indovinati, le cornamuse si inseriscono in maniera più intraprendente e con più disinvoltura all'interno della partitura, tracciando spesso loro stesse la linea melodica e l'inserimento di cori e vocals dal richiamo gotico come quelle di Veronika Kralova e Giovanni Guerini in "Anime Dannate" sono ulteriori piacevoli sorprese che rendono ancor più concreta e tangibile la bontà del songwriting della band orobica. Piccoli gioielli come "Longobardia", "Aufstand!" o la già citata "Anime Dannate", sono pezzi in grado di non sfigurare se messi a confronto con i brani di spicco delle grandi band nordiche, massime rappresentanti del Folk Metal. L'uso poi dell'italiano, unito alla voce inconfondibile di Lore rende ancor più interessanti i pezzi, regalando la melodicità tipica della nostra lingua ad un contesto più particolare e dalle sonorità più dure. Tra gli altri brani che meritano una particolare menzione troviamo la strumentale "Luppulus in Fabula", la bella "Terra Santa" brano dal mood melodico pur nel contesto di un riffing bello "concreto" e corposo, così come "Vortici Scuri". In conclusione le ulteriori perle di "Vanità di vanità", cover, per altro molto ben arrangiata, niente meno che di Angelo Branduardi e di "Rocce Nere", cavallo di battaglia dei FolkStone reinterpretato dal coro Le due valli. Un album quindi che rafforza gli ottimi giudizi che i FolkStone avevano ottenuto con il precedente album, confermando il valore dei ragazzi bergamaschi, che mostrano la capacità di ampliare i propri orizzonti musiciali, migliorando sia a livello di songwriting che sopratutto negli arrangiamenti, dimostrando una notevole maturazione dal punto di vista compositivo, tutto ciò pur restando saldamente ancorati alla tradizione del proprio sound. Damnati ad Metalla: un bel CD di una band italiana e sottolineo questo, da avere assolutamente, per tutti gli amanti del Folk Metal ma non solo. Ricordiamo la presentazione ufficiale dell'album il giorno 4 Marzo alle ore 20.30 presso il LIVE CLUB a Trezzo d'Adda (MI) e l'uscita negli scaffali dei negozi che avverrà il giorno 20 Marzo. 80/100
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Lore: Voce, cornamuse, bombarde, flauto Anno: 2010 |