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Dogs 'n' Bones
Dirty Fuckin’ Loud

Doppia recensione per "Dogs 'n' Bones - Dirty Fuckin' Loud " Già dal monicker, questo combo di giovani bresciani pare essere un tributo al più famoso e discusso gruppo metal degli anni ’80: i Guns’n’ Roses.  Ma le somiglianze con la band di Axl Rose (o per meglio dire quel che ne rimane, singer compreso) non si fermano al nome. Infatti i Dogs'n'Bones ci propongono con questo loro esordio discografico un disco in pieno stile street\sleazy, non di certo ricco in contenuti particolarmente rilevanti, ma indubbiamente pieno zeppo di refrain accattivanti e di una sana e massiccia dose di rock “stradaiolo”, ideale per le nostre feste selvagge.

Il cantato, rigorosamente in inglese, si fa apprezzare per un’ottima pronuncia, molto “americana” ed incisiva, determinando una certa aggressività dei pezzi; altresi ottima la sezione ritmica che pompa virile adrenalina per tutte e nove la tracce del disco.

Il brano di apertura, "Hard To Say", già mette bene in mostra quello che ci aspetta: riff robusto e granitico del Dr.Rock, dove un cantato inizialmente moderato esplode in un chours molto efficace anche grazie al raddoppio delle voci.
La successiva "Give Me A Reason" (con tanto di inserto techno nel finale) ricorda, soprattutto nell’utilizzo del vocoder da parte del cantante Seven, qualche composizione dei Velvet Revolver, supercombo statunitense che verrà ripreso anche nelle canzoni successive.
"Ka Boom" si fa apprezzare per il groove della ritmica, con evidente flirt disco garage, risultando così non solo il pezzo più ballabile della raccolta ( molto valido anche il chorus), ma a parere di chi scrive anche il miglior pezzo dell’opera prima dei Dogs.
"I Hate You", primo singolo estratto con tanto di video (che potete scaricare e vedere gratuitamente tramite il loro sito internet), concede leggermente qualcosa al punk moderno, pur mantenendo un muro ritmico sempre hard rock, a dimostrazione di come questi baldi ragazzoni riescano molto bene ad affiancare modernismi nel loro sound senza però sminuire la loro matrice rock’n’roll.  Tutto procede bene anche nelle successive canzoni, la produzione attenta di Dario Mollo non concede sbavature di sorta: il tutto è amalgamato perfettamente, gli strumenti trovano collocazioni sempre ben definite, evitando il rischio nemmeno tanto remoto in produzioni similari di fastidiosi sovrapposizioni, o che magari qualche riff’s possa sovrastare eccessivamente una parte ritmica piuttosto che il cantato.

Seppur senza eccessivi sussulti i Dogs'n'Bones si dimostrano degli ottimi mestieranti di un sound grezzo e fresco come può dimostrare anche "All We Need" oppure la conclusiva ed emblematica (sin dal titolo) "God Of Rock".
Niente di nuovo sotto il sole, ma in fin dei conti è solo rock’n’roll ... e a noi piace così.

Magari se in futuro riusciranno a personalizzare maggiormente la proposta tanto meglio; siamo consapevoli che i clichè dell’hard rock sono già stati spremuti fin troppo, ma se la qualità media resterà questa potremmo continuare ad essere fieri di avere finalmente un prodotto “made in Italy”.


di Fabio "Stanley" Cusano

 

I bresciani Dogs'n'Bones, interessante band hard rock , composta da ottimi musicisti, non disdegna di certo neppure influenze di gruppi che propongono uno stile musicale ben diverso e assolutamente più moderne con gli ultra blasonati Velvet Revolver.

Cresciuti tuttavia a pane e Guns'n'Roses ci propongono in "Dirty Fuckin' Loud", la loro ultimissima fatica discografica, nove brani che riescono immediatamente a colpire al cuore qualsiasi ascoltatore grazie alla loro innata freschezza compositiva.

Ottima pare essere la qualità di produzione che dona a questo interessante lavoro il giusto impatto.
Buona è pure la prova vocale del singer principale che riesce a donare sempre la giusta intensità a ogni singolo brano, grazie anche all’utilizzo di tonalità acute che fanno parte in sostanza del repertorio chiave dello stile proprio di questo genere musicale.

Se vi piace l'hard rock questo disco fa decisamente per voi!
Ottima prova , ragazzi!

75/100

di Mauro Borin



Seven: Voce
Dr. Rcok: Chitarra
Hellcat: Basso
Oldboy: Batteria

Anno: 2006
Label: My Graveyard Productions
Genere: Street/Hard Rock

Tracklist:
01. Hard To Say No
02. Give Me A Reason
03. Ka Boom
04. I Hate You
05. Never Seen Before
06. Dogs’n’ Bones
07.All We Need
08. Smell Of Death
09. God Of Rock

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