Quando nel 2005 queste quattro belle ragazzotte svedesi debuttarono con In Distortion We Trust, qualcuno vedeva in loro un futuro più roseo nel mondo del cinema hard che in quello del music business, nonostante alla fine l'esordio si dimostrò un più che buono esempio di Hard'n'Heavy a metà strada tra Motorhead e Girlschool.
Nemmeno un'estenuante tour in giro per l'Europa con la band di Lemmy Kilmister ed i Clutch fece cambiare idea alla critica, ma diede la possibilità alle Crucified Barbara di farsi apprezzare per la loro attitudine e capacità tecniche almeno dal pubblico. A 4 anni di distanza quindi, ci riprovano con questo Til Death Us Apart, disco che leviga indubbiamente la proposta verso 11 brani molto melodici ed orecchiabili, dove più che ha mancare la pesantezza di fondo e la verve, pare non avere al suo interno una vera gemma, una smash hits. Già il singolo apripista "Sex Action" nonostante il suo refrain accattivante e di grande presa non pare avere le carte in regola per essere indimenticabile, cosi come "Dark Side", che pur godendo di un bel assolo di Phil Campbell, preso in prestito dalle teste di motore, risulti cosi accattivante e riuscita. Va meglio indubbiamente con proseguire delle tracce, a partire con la ballata di chiaro stampo '80s "Jennyfer" (a metà strada tra Dokken e Europe), impreziosita dall'altra guest appareance del disco: Mats Levin dei Therion, qui anche in veste di produttore. L'album nel suo complesso a dire il vero è piacevole e ben suonato, ma la sensazione che si ha è quella di una raccolta di canzoni senza effetto sorpresa e dalla struttura semplicistica, dove solo i toni cupi dei primi episodi e la tirata "Rats" sembrano avere quel mordente che al resto manca. Til Death Us Party alla fine dimostra come non siano bastati 48 mesi di assenza dalle scene all'ensemble di Stoccolma per produrre un lavoro maturo e che possa aggiungere un qualcosa all'opera prima, ma ci propone un sound non sempre fresco e ruggente come in molti (me compreso) si aspettavano. Riuscito a metà. 63/100
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Mia Coldheart: Voce e chitarra Anno: 2099 |