Risalente al 1973, Spectrum costituisce, per gerarchia cronologica e per qualità, uno degli album più rappresentativi della musica fusion di tutti i tempi. Primo lavoro solista per Cobham, reduce dall’esperienza con la Mahavishnu Orchestra. L’incisione è ad oggi considerata tra le migliori opere del batterista, se non il capolavoro assoluto della sua immensa produzione discografica. L’opera racchiude in sé elementi di jazz, rock e funky, a formare una miscela brillante di tecnicismi e strutture, mai fino ad allora tanto concreti e fruibili da uno spettro di ascoltatori così ampio. L’approccio stilistico è infatti molto meno pretenzioso di quello della Mahavishnu Orchestra di John McLaughlin o di quello dei Return To Forever di Chick Corea, ma altrettanto valido e pregno di talento musicale. Ad arricchire il quadro va inoltre sottolineata la nuova concezione delle sonorità delle percussioni, mai prima di allora così incisive, corpose, definite ed in risalto al pari degli altri strumenti. L’album si compone così di dieci tracce (undici per la versione rimasterizzata della Atlantic dotata della bonus-track “All 4 one (out-take)”), nelle quali l’esplosivo tastierista Jan Hammer (anch’egli vecchia conoscenza Mahavishnu) duetta con il neofita, ma altrettanto smagliante, Tommy Bolin alla sua prima collaborazione di un certo peso (fino a quel momento aveva fatto alcune ospitate in album di artisti meno conosciuti), prima della sua apparizione nel 1975 in "Come taste the band" dei Deep Purple. In stato di grazia anche il bassista Lee Sklar, perfettamente a suo agio ed in sintonia con i controtempi ritmici di Cobham, e altrettanto pregevoli sono i contributi di Ron Carter al basso acustico nei brani “Spectrum” e “Le Lis”. Tra i brani presenti sull’album spiccano inoltre “Taurian Matador”, “Stratus” e “Red Baron”, divenuti poi tra i classici riproposti dal batterista in buona parte dei suoi concerti, e rivisitati in svariate occasioni da musicisti dei più disparati generi. Spectrum rappresenta pertanto di fatto uno dei rari casi di “drum-album”, il cui valore si è accresciuto nel tempo, di pari passo con la meritata fama del suo creatore. |
Anno: 1973 |