Home Recensioni Demo & EP Alessio Secondini Morelli - Hyper-Urania

Alessio Secondini Morelli
Hyper-Urania

Se un album dovesse essere valutato soltanto in base al potenziale espresso da una copertina, questo "Alessio Secondini Morelli's Hyper-Urania" non meriterebbe di sicuro la lode, nonostante il rassicurante aspetto dell’artista.

In realtà, quale migliore presentazione per una prima incisione da solista, se non quella di una foto a mezzo busto in posa plastica, con a fianco collocato il proprio strumento musicale? Un'immagine che, per dimensioni corporee ed intensità di sguardo, riempie l’intera custodia e parla chiaro: un musicista e la sua chitarra.
Del resto, la sostanza musicale di questo cd è di caratura, giacché le sei tracce di cui lo stesso si compone sono variegate e di classe.
Chitarrista in forza alla romana formazione degli Anno Mundi, Alessio Secondini Morelli è uno di quei musicisti cresciuti a pane e Rock ‘n’ Roll, come dimostrano i ringraziamenti all’interno della cover, dedicati non soltanto a coloro che hanno contribuito materialmente alla incisione dell'opera, ma anche a tutti quegli artisti che sono stati sua principale fonte di ispirazione.
"Hyper-Urania" è fondamentalmente una produzione in perfetto stile rock-metal d’annata, nella quale i classicismi epici alla Malmsteen/Maiden di “Fuga in mi minore - Del canto delle Valchirie” e di “Steven shark” si fondono con i riff anni ‘80 delle tracce “Arkam” e “Lord of the flies”.
"Veteran of the psychic wars” (con un grandissimo Francesco Lattes alla voce) e “Scarlet Queen” (impostata su un granitico riff) sono poi due ottime riproposizioni: la prima è una cover dei Blue Oyster Cult, ottimamente ripresa; l'altra fu incisa dallo stesso chitarrista, unico autore del brano, nel primo lavoro dei citati Anno Mundi. Cambiata totalmente la formazione, il brano suona oggi incredibilmente vicino alla scena sleazy degli anni '80, un vero e proprio stravolgimento, se si pensa che, in quell'esordio, le sonorità erano molto vicine ai Black Sabbath d'annata.
Con questo lavoro, quindi, Alessio dimostra di essere un chitarrista di eccellente livello. Preciso, veloce quando serve, grintoso senza voglia di strafare, sicuro dei suoi mezzi ma soprattutto dotato di buon gusto.
"Hyper-Urania" è un'incisione nella quale sono bandite tutte le ricercatezze commerciali di ultima generazione e dove invece vengono valorizzate le capacità musicali degli esecutori. Il suono è affidato a mani esperte: l'Ep è stato inciso negli studi di Fabio Lancillotti, che suona anche in un brano, esperto fonico che ha anche curato le compilation "Metal Years Vol. I" e "Metal Years Vol. II" (da noi recensite QUI e QUI), ove peraltro sono raccolte incisioni di alcuni dei musicisti qui impegnati, seppur in seno ad altre formazioni: Emiliano "Eme" Laglia e lo stesso Lanciotti, in forza ai Dr. Speed; Freddy Rising, addirittura in tre differenti organici (negli Osmosis Project, nei citati Anno Mundi e in qualitá di artista solista).
Nonostante un penalizzante artwork minimalita (che si sostanzia nel modesto jewel case tipico dei cd single), i ventidue minuti di cui si compone questo disco garantiscono ascolti appaganti e divertiti.


Alessio Secondini Morelli: All guitars
Freddy Rising
: Vocals on tracks 2, 4, 5 (1st vocal)
Federica Garenna: Vocals on tracks 1, 5 (2nd vocal)
Francesco Lattes: Vocals on track 5 (3rd vocal)
Fabio Lancillotti: Keyboards, Guitar solo on track 5 (2nd guitar solo)
Emiliano "Eme" Laglia: Bass
Daniele Zangara: Drums

Anno: 2017
Label: Autoprodotto
Genere: Hard & Heavy

Tracklist:
1. Arkam
2. Lord of the flies
3. Fuga in mi minore
4. Scarlet Queen
5. Veteran of the psychic wars
6. Steven shark

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