Incisione di debutto per i Pluvian, band padovana composta da tre artisti di chiara estrazione rock ma che si propongono in termini inusuali.
Il lavoro (autoprodotto anche per ciò che riguarda l’originale e gradevole package cartonato) si compone di dieci tracce, tutte rigorosamente unplugged, nelle quali sono completamente assenti le percussioni. Tutta la musica proposta è eseguita con l’ausilio di strumenti a corda e poco altro: le chitarre acustiche e classiche la fanno da padrone, accompagnate saltuariamente da archi sintetizzati di sottofondo. Tutte le liriche sono in inglese e nei cori, ad opera di Buoso ed mQX, si scorge vagamente l’influenza della West-Coast americana anni ‘70 (San Francisco e dintorni), in particolare con riferimento alla compagine Crosby, Stills, Nash. Armonie a tratti vagamente nostalgiche ma comunque coinvolgenti e di immediata presa, dove gli arrangiamenti, a volte in stile grunge, riescono ad attualizzare il lavoro svolto. Un lavoro quindi mai scontato o banale grazie alla commistione di stili operata in fase di composizione, nella quale trovano spazio anche accenni di country e di folk. Buona la scorrevolezza tecnica degli esecutori e ben calibrate le sonorità, per un disco intimo e riflessivo da godere tutto d’un fiato. Formazione:
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