Le pistole stanno ai romanzi gialli come i sassofoni stanno al jazz: due strumenti indissolubilmente legati ai due generi, tanto diversi eppure, per alcuni aspetti, tanto simili. Dell’arduo compito di dimostrare le assonanze tra le due espressioni artistiche si è caricato Franco Bergoglio, scrittore e saggista, che già in passato ha trattato di jazz in altre sue pubblicazioni, e che dopo una estenuante ricerca durata cinque lunghi anni, tra centinaia di testi gialli, è riuscito con estrema perizia a fornire sufficienti prove del sodalizio tra la letteratura thriller e il genere musicale citato. Si badi bene, però, che non siamo di fronte ad un semplice elenco di riferimenti letterari, bensì ad un'analisi critica e storica estremamente dettagliata, elaborata con uno stile colto e arguto. Il volume è infatti strutturato in funzione di periodi storici ed ambientazioni, così da fornire maggiori elementi in merito alla contestualizzazione delle corrispondenze riscontrate, indispensabile a comprendere i motivi che hanno spinto così tanti romanzieri a citare il jazz nei propri scritti. Un saggio su due forme d’arte tanto diverse quanto simili, elaborato in maniera dotta e affascinante, che saprà coinvolgere e meravigliare gli appassionati.
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Anno: 2015 Genere: Saggio Casa editrice: Arcana Edizioni Pagine: 338 pag. Prezzo: 17,50€
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