Home Recensioni Masterpiece Mahavishnu Orchestra - Birds Of Fire

Mahavishnu Orchestra
Birds Of Fire

Dopo lo stupefacente esordio con Inner Mounting Flame del 1971, la Mahavishnu Orchestra raggiunge il suo sviluppo più compiuto nella realizzazione di un album letteralmente strepitoso: Birds Of Fire del 1973. Le influenze musicali diventano molto più ampie, la chitarra di John McLaughlin sviluppa un suono estremamente più spigoloso, anticipativo di una possibile evoluzione in senso rock, le tastiere di Jan Hammer vengono completate dall'impiego degli effetti, che contribuiscono ad alterare profondamente il loro suono di base, le costruzioni ritmiche diventano di notevole complessità cosi' da paludare quasi per intero la evidente implicazione jazzistica.
E' ben evidente da un pezzo quale Thousand Island Park la profonda passione coltivata da McLaughlin per il flamenco, in esso mostra la sua eccezionale dotazione tecnica, che non si esaurisce solamente nella mera rapidità di esecuzione, ma è evidente anche nella pulizia ricercata nel suono distorto. McLaughlin si produce in scale proprie del seguente genere, supportato dal solo ausilio del piano e del basso. La considerevolezza del pezzo è evidente nelle soluzioni ritmiche ed armoniche che si associano alla assoluta difficoltà della tecnica richiesta dal flamenco, dalla estensione della gamma delle scale. Proprio queste ultime vengono percorse su tutta la tastiera ascendentemente e discendentemente in frazioni di secondo con un lieve carezza delle dita. Questo conduce McLaughlin ad eseguire una approfondita perlustrazione delle scale, rifuggendo dalla tradizionale improvvisazione invalsa nel genere blues; l'impiego particolare delle dita della mano destra, tipico del flamenco, gli permette, inoltre una superiore scelta nel tocco delle corde, particolarmente sminuita dai chitarristi elettrici che fanno un uso spesso abnorme del plettro sulla chitarra.
Alla batteria Billy Cobham si rivela ancora una volta centrale, testimonianza ne è il superbo assolo in One Word, ormai materiale didattico dei moderni soli di innumerevoli musicisti del genere rock ed hard rock, basti pensare alle influenze subite da Terry Bozzio ad esempio. Le tastiere di Jan Hammer, molto più pervasive che in Inner Mounting Flame, conseguono limpide influenze fusion, mentre il violino di Jerry Goodman stempera il ruolo di "concorrente" che aveva maturato rispetto alla chitarra nel primo lavoro.
Un altro brano di assoluta originalità è senz'altro Open Country Joy, in esso la parte introduttiva è profondamente country, con l'impiego di arpeggi della chitarra e di una voce del violino quasi cantata mentre il cuore del pezzo è pervaso da un'influenza più acre, con numerosi cambi nel tempo della batteria salvo lasciare la conclusione alla ripresa dell'incipit iniziale del violino che ripropone il canto arpeggiato della sei corde.
Birds Of Fire è un album centrale nella storia della musica jazz rock in quanto è assolutamente anticipativo della fusion; in esso appare infatti quel ricorso al tema singolo sul quale si snodano svariati soli improvvisati di evidente matrice jazzistica. Nella fusion, piuttosto, la scelta dei temi verrà moltiplicata e resa più articolata.



John McLaughlin: Chitarra
Jan Hammer: Piano, fender rhodes piano, mini-moog, synth
Rick Laird: Basso
Jerry Goodman: Violino
Billy Cobham: Batteria

Anno: 1973
Label: Legacy Recordings
Genere: Jazz/Rock

Tracklist:
01. Birds of Fire
02. Miles Beyond (Miles Davis)
03. Celestial Terrestrial Commuters
04. Sapphire Bullets of Pure Love
05. Thousand Island Park
06. Hope
07. One Word
08. Sanctuary
09. Open Country Joy
10. Resolution

Sul web:
John McLaughlin

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