Per non rimanersene con le mani in mano dopo il successo di “…And then there were three”, e nell’attesa del ritorno di Collins, l’artefice principale del suono Genesis del decennio che va finendo, Tony Banks, decide di “giocare” la carta del solo-album.
“A curious feeling”, questo il titolo dell’album, vede Banks occuparsi, oltre che delle “tastiere”, anche delle parti di basso e di chitarra (peraltro piuttosto semplici), ed ha nel batterista Chester Thompson ( con i Genesis in sede “live”) e nel cantante Kim Beacon, i soli ospiti del progetto. Undici brani dominati dal nuovo suono (per l’epoca) del pianoforte elettronico Yamaha di Tony e dalle atmosfere romantiche e crepuscolari che troveremo (almeno in parte) anche in qualche composizione presente poi in “Duke” . Segnaliamo la “zuccherosa” ma piacevole “Lucky me”, con ovviamente il piano di Banks a dettare i temi principali, il binomio “The lie” ed “After the lie” che ben si pone come trait d’union tra le dinamiche di “...And then there were three” e quelle di “Duke”. Molto bello lo strumentale “Forever morning” con il parco di tastiere di Tony assoluto protagonista e che dimostra, una volta di più, quanto ci fosse di Banks negli album dei Genesis… Ed ancora notevole un altro strumentale, “The waters of Lethe”, malinconico all’inizio, più enfatico poi. Un album piacevole, che si ascolta ancora volentieri, e forse l’unico di Banks (purtroppo) degno di nota.
Voto: 78/100
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Kim Beacon: Vocals Chester Thompson: Drums, percussion Tony Banks: Keyboards, guitars, basses, percussion
Anno: 1979 Label: Charisma Records Genere: Progressive Rock
Tracklist:
1. From The Undertow (2:46)
2. Lucky Me (4:26)
3. The Lie (4:58)
4. After The Lie (4:49)
5. A Curious Feeling (3:58)
6. Forever Morning (6:02)
7. You (6:28)
8. Somebody Else's Dream (7:50)
9. The Waters Of Lethe (6:31)
10. For A While (3:38)
11. In The Dark (2:58)
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