Home Recensioni Live Al Di Meola - Bologna, 12 Dicembre 2011

Al Di Meola
Bologna, 12 Dicembre 2011

Bologna, 12 Dicembre 2011 - Teatro delle Celebrazioni
Photo Courtesy: Robert Marnika

La World Music concepita da Al Di Meola è una confusione di generi che avvolge, attraversando incastri surreali della mente, il tango, il flamenco, le sonorità orientali, la musica africana e brasiliana e non rifugge alcuni contatti con la tradizione partenopea. Il palcoscenico del Teatro delle Celebrazioni è decorato di strumenti acustici e Al Di Meola suona l'intero set impiegando una chitarra classica, ornata, sporadicamente, da qualche lampo aggraziato di suono elettrico; la seconda chitarra è invece nelle mani del versatile e abile improvvisatore Peo Alfonsi. La batteria dell'ungherese Peter Kaszas colma le melodie gitane di misurate trame ritmiche ed è l'armonium di Fausto Beccalossi a fornire pathos ed evocatività alle composizioni.
Le timbriche di segno moderno spalancano vene di raffinato lirismo musicale. La sensazione è vivida nelle suggestioni di Piazzolla per un doppio concerto di chitarra e fisarmonica nel quale la voce si insinua nelle diteggiature carnali dell'armonium.

Solo qualche lieve sporcatura sulle sei corde, ma in seguito il fuoco prende le sembianze di note saltate, a tratti pizzicate, quasi a declamare un poema graffiante e tempestoso. Di Meola non allontana mai gli occhi dalle partiture mentre sparge fraseggi articolatissimi. I due chitarristi giocano con intelligenza, senza eccessi o sovrapposizioni agonistiche, generando piuttosto un suono magmatico, distinguibile, mai ortodosso. Alfonsi poi, è abile nel cogliere ogni cenno di cambio metrico stabilito dalle corde dell'americano.
Le costruzioni melodiche di pezzi come “Misterio”, "Paramour’s Lullaby” e “Fireflies” risultano intrise di atmosfere ariose e assorte, schizzi dai tratti magnetici e sensuali, ricolmi di colore e di cromatismi profusi di un intenso brunire.

Vistosa l'abilità ed il notevole contributo di strumentisti come Fausto Beccalossi, bravo nel riprodurre le crome calanti con l’accordion sfumando le composizioni con toni fiammeggianti, e Peo Alfonsi, infaticabile creatore di sentieri musicali di rara bellezza estetica oltre che di armonie ammirevoli per il difficile lavoro di side man al fianco di Di Meola.
La corposità delle linee tematiche e l’armonia tanto ben equilibrata e nitida in tutte le sue forme, nel flamenco e nel tango, esplicano attraverso le blue notes tutta la profondità feconda dell’interplay.

La conclusione, allora, non poteva non essere affidata a “Mediterranean Sundance”, quel vasto mare di mezzo che raccorda fisicamente tre continenti e idealmente centinaia di culture diverse: il tributo di un artista che ci invita discretamente ad innamorarci senza freni della diversità.

 


Al Di Meola, Peo Alfonsi: Chitarra
Fausto Beccalossi: Fisarmonica
Peter Kaszas: Batteria

Data: 12/12/2011
Luogo: Bologna - Teatro delle Celebrazioni
Genere: Fusion

 

 

 

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