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Diluvia nel tardo pomeriggio fiorentino, a poche ore dal concerto di Nick Cave con i suoi Bad Seeds che tornano in Toscana dopo 5 anni. Diluvia e tira un fastidiosissimo vento, che sembra, almeno dai rumors online, poter mettere a repentaglio l’esibizione del “poeta maledetto” australiano, forte per l’ennesima volta dall’ottimo riscontro di pubblico per il suo ultimo disco “Dig, Lazarus, Dig!!!”, uscito lo scorso aprile. All’arrivo alla Villa Salaria, l’affluenza sembra davvero minima, nonostante alle ore 20.30 il buon Dio avesse deciso di dare tregua e di tenere la temperatura su livelli accettabili. A pochi minuti dal concerto però, all’interno del bellissimo e grandissimo parco Villa Salaria di Sesto Fiorentino, tutti gli spazi cominciano a riempirsi, cosi che alle 21.15 spaccate e con una quarto d’ora di anticipo sulla tabella di marcia, Warren Ellis e soci arrivano sul palco seguiti, con qualche secondo di ritardo da Cave, vestito col consueto gessato nero con camicia di seta (ovviamente nera) e con un look che comprende un baffo sparviero ed una sempre più ampia stempiatura che lascia però una lunga capigliatura sul collo.
Si attacca con con 3 canzoni tratte dal nuovo disco: “Nigh Of The Lotus Eater”, “Dig, Lazarus, Dig!!!” e la trascinante “Today Lesson”, alla fine della quale il cantautore oceanico punta il dito verso il cielo imprecando contro la pioggia, che di li a pochi minuti purtroppo, tornerà incessante. Il primo worst moment arriva cosi con “I Let Love In” che incontra il boato del pubblico, per poi proseguire con la più ritmata “Lie Down Here..” per concludere il secondo trittico con un altro classico: “The Mercy Seat”. Cave canta divinamente, salta e danza ai bordi del palco a pochi metri dalle prime file, suona la chitarra, l’hammond e le maracas, interagisce col pubblico e lascia anche una battuta che sarà il must della serata: “You Are Amazing... I Am FUCKING Amazing". Con “Deanna” è un altro tuffo nel passato dove arrivano anche le prime scene di pogo e danze scatenate, “Moonland”, altra tra le nuove composizioni che non sfigura accanto ai classici assoluti, cosi come risultano struggenti ed estremamente emozionanti i rintocchi di pianoforte che aprono “The Ship Song”. La band, composta da due chitarristi, un bassista, ben due batteristi ed un tastierista, tesse leggiadra e senza battere ciglio un tappeto sonoro di primo ordine agli ordini di Mr. Tupelo, col già citato Warren Ellis che solo sporadicamente ruba la scena a Cave con i suoi bizzarri e minuscoli strumenti e contorcendosi a terra durante “We Call Upon The Arthur”, campionata con un esilarante intermezzo techno alla Mirwais. Si continua cosi sulla melodia soft di “More News From Nowhere” dove tra i goodbye finali finisce la prima parte dello show; al suo rientro Cave si presenta con una più comoda t-shirt e con l’ ardore del blues elettrico di “Get Ready For Love”, estratta da Abbatoir Blues\ The Lyre Of Orpheus (nessuna traccia del discusso Nocturama e del precedente No More Shall We Part). L’acqua ormai ha impregnato i vestiti di tutti i presenti illuminati dal verde della scenografia (scarna, fatta solo di un telo bianco che proietta le ombre dei musicisti), che arriva il momento di “Into My Arms”, struggente ballata pianistica dove il buon Nick (classe 1957, ma ne dimostra almeno 10 di meno) si emoziona ed emoziona, prima di “Jesus Of The Moon” e la conclusiva e straordinaria “Stagger Lee”, unico estratto dal suo capolavoro assoluto Murder Ballads. Due ore di concerto, la metà della quale passata a combattere il maltempo che però ha reso ancora più epica e roboante la prestazione di questa band che da 25 anni ammalia, con la sua musica poetica ed a tratti dolcemente malata, milioni di fan in tutto il mondo.
Le luci si riaccendono e sulle nostre scarpe la mota la fa da padrona, ma poco importa, piano piano la folle esce soddisfatta e felice, si accalca a comprare magliette appena fuori dai cancelli e canta allegramente tutti i ritornelli della serata. Nick Cave quindi, se non riesce più a stupire su disco, continua ad essere un performer di primissimo livello, grazie ad un carisma ed a una personalità più uniche che rare nel panorama rock moderno. Magico.
Nick Cave: Voce, chitarra e organo
Mick Harvey: Chitarra e organo
Warren Ellis: Mandocaster, violino, tenor guitar
Conway Savane: Pianoforte
Martyn P. Casey: Basso
Thomas Wylder: Batteria e percussioni
Jim Scavunos: Batteria e percussioni
Data: 30/05/2008
Luogo: Sesto Fiorentino - Villa Salaria
Genere: Rock
Setlist:
01. Night Of The Lotus Eaters
02. Dig, Lazarus, Dig!!!
03. Today's Lesson
04. Let Love In
05. Lie Down Here (& Be My Girl)
06. The Mercy Seat
07. Deanna
08. Moonland
09. The Ship Song
10. We Call Upon The Author
11. Papa Won’t Leave You, Henry
12. More News From Nowhere
13. Get Ready For Love
14. Into My Arms
15. Jesus Of The Moon
16. Stagger Lee