E’ tornata in Italia, nell’ambito del suo tour europeo, una delle figure più iconiche del rock mondiale, Patti Smith, in una delle cornici più suggestive che la capitale possa offrire, il Teatro romano di Ostia Antica.
Accompagnata da una band essenziale che vede Tony Shanahan al basso e alle tastiere e il figlio, Jackson Smith, alle chitarre e Seb Rochford alla batteria, la cantautrice e poetessa ha presentato il suo concerto intitolato “Pasolini and the sea”. Patti Smith, insieme a Bob Dylan e a Bruce Springsteen, resta fra le figure più emblematiche della canzone rock d’autore contemporanea, in grado di fondere l’impostazione poetica delle liriche a un rock essenziale e graffiante. La data romana è stata dedicata alla figura di Pier Paolo Pasolini, anche a fronte della prossimità della location del concerto con il luogo ove il poeta trovò la sua tragica fine il 2 novembre 1975, la poetessa di Chicago ne ha letto, in vari momenti, alcuni versi sia in italiano che in inglese. La voce della Smith è ancora possente e naturalmente ha eseguito alcuni dei suoi più grandi successi aprendo con “Redondo Beach”, seguita poi da “Summer Cannibals”, “Dancing Barefoot”, l'intramontabile “Because the Night” (scritta proprio con Springsteeen e dedicata al marito, poi scomparso nel 1994, il chitarrista degli MC5, Fred 'Sonic' Smith), “Ghost Dance”,“People have the Power”, brano con il quale ha concluso il concerto di Ostia Antica invitando Thomas Raggi alla chitarra acustica. Ma non sono mancati anche brani atipici o nuovi come “Peaceable Kingdom” dedicata al popolo palestinese e scritta con il bassista Tony Shanahan, una originale versione “Smell Like Teen Spirit” dei Nirvana e un intervento della band senza di lei alle prese con “Fire” di Jimi Hendrix.
La band, ridotta a un classico trio rock, ha accompagnato in modo convincente la cantautrice proponendo un sound essenziale ma graffiante, un elemento necessario ad evocare la commistione che la musica della Smith ha avuto con il punk a metà degli anni ’70. Patti Smith resta una delle personalità più amate dal pubblico rock, la sua voce inconfondibile, il suo impegno politico sociale, le sue canzoni intense e, in alcuni casi, entrate nel patrimonio culturale collettivo, ne fanno una delle grandi figure del rock storico.
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Jackson Smith: Chitarra Tony Shanahan: Basso, tastiere Seb Rochford: Batteria Patti Smith: Voce
Il 3 settembre sale sul palco la sacerdotessa del rock Patti Smith con “Pasolini and the sea”. Un amore profondo lega la cantautrice, poetessa, fotografa e pittrice a Pier Paolo Pasolini che, proprio a Ostia, fu brutalmente assassinato la notte del 2 novembre 1975. In uno scenario tra i più evocativi, capace di mantenere il fascino originale dei tempi passati, ecco risuonare la voce di un’icona moderna come Patti Smith, il cui segno distintivo inflessibilmente coerente è diventato il tratto indelebile della sua espressione artistica che l’ha resa tra gli artisti più influenti di tutti i tempi.
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