Conosco il genovese Antonio Pellegrini in veste di scrittore, avendo pubblicato nel tempo quattro saggi. Due li ha dedicati al mito degli Who, uno a quello dei Queen e, infine, si è prodigato a raccontare la storia del blues. Si tratta di libri semplici, lontani da ogni stucchevole ridondanza di cui è pregna l’editoria musicale. Quello che, però, non sapevo e che il quarantasettenne Antonio è anche un sopraffino cantautore, sorprendendomi con il suo primo EP autoprodotto intitolato 'alla francese' "Évasion - Storie di viaggi". Quattro tracce delicate, soffuse, pregne di un irrefrenabile desiderio di fuga dalla realtà di tutti i giorni. Così, come Kerouac in "On the Road", Pellegrini ci accompagna con le sue delicate intelaiature sonore attraverso viaggi fantastici a Casablanca, nel Mare del Nord a Marrakeck, vagabondando per il mondo senza pensieri, finalmente liberi. L’artista suona magistralmente la chitarra acustica, il pianoforte e le tastiere, creando armonie che abbracciano con convinzione la tanto apprezzata canzone d’autore d’oltralpe. Le composizioni si presentano in una veste intima, soffusa, quasi eterea, con qualche accenno alla musica etnica. Un EP da promuovere per la sua bellezza intrinseca, così diretta e terribilmente ammaliante. La copertina di "Évasion" è opera di Roberto "Paperinik" Falchi e il mare che osserva quasi assorto l'autore è quello della sua Liguria. |
Antonio Pellegrini: vocals and all instruments Anno: 2023 |