I siciliani Inside The Hole, nati nel 2010, tornano alla ribalta, dopo ben dieci anni dal precedente disco "Impressions", con un lavoro nuovo di zecca intitolato "The Rotten Side" che include otto tracce. Poche dopo tanta attesa e a fronte della qualità propinataci emerge una certa delusione nell’ascoltatore. Si poteva fare di più perché una mezz’ora circa di musica è una quantità di tempo esigua stante la grande versatilità e capacità di questo amalgamato power trio palermitano. Infatti, lo stile non è facilmente catalogabile perché si ama spaziare con naturale disinvoltura dal metal, al blues fino ad abbracciare la psichedelia, il country e addirittura il surf. Quando si è al cospetto un album così variegato, occorrono molteplici ascolti per trovare la giusta visione d’insieme e allontanare il pericolo di considerarlo alla lunga troppo dispersivo. L’eclettismo musicale degli Inside The Hole ti conquista a poco a poco ed è per tale motivo che si fatica a comprendere la logica utilizzata nel non volerci propinare più musica che avrebbe reso quello che è al confine tra un EP e un disco vero e proprio un’opera di tutto riguardo. I brani ti catapultano su una strada immensa che percorri a tutta velocità a bordo di una moto di grossa cilindrata o in un vecchio saloon pieno di fumo di sigari e dove scorre l’alcool in quantità industriale, regalandoti un senso di libertà e di leggerezza davvero gradevoli. Un po’ Motörhead, un po’ Danzig, Zappia e compagni hanno fatto centro con un prodotto graffiante che troverà la sua naturale dimensione nei concerti dal vivo. Beh, speriamo di non dover aspettare troppo per goderci un altro disco, sperando che abbia una durata maggiore e un livello almeno paritetico all’ottimo "The Rotten Side". |
Roy Zappia – Voce, Chitarra Elettrica e Acustica Anno: 2024 01 – Straight to Hell
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