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Aendriu
La rabbia che ho dentro

Andrea "Endriu" Botti, noto per essere il chitarrista dei Punkreas, ha approfittato del lungo periodo d’inattività connesso con la recente pandemia mondiale per dare sfogo alla sua creatività musicale.

La frustrazione, l'ira, la delusione per l'inettitudine dei politici, l'odio verso una società sempre più iniqua, esplodono dirompenti in questo progetto solista emozionale, intenso e adrenalinico che non deluderà i fan del punk, del rock duro e del metal.
Coadiuvato da Marco "Mako" Ruggiero alla batteria e anticipato dai singoli "Quello che non c'è" e "Ombra", "La rabbia che ho dentro" colpisce come un pugno in pieno volto ed è un grido disperato rivolto a tutti affinché ci si impegni a uscire dallo stato catatonico in cui siamo piombati per ribellarci e costruire insieme un mondo nuovo senza soprusi.
La musica è scevra da qualsiasi compromesso, d’altra parte non si poteva intraprendere altra strada se lo scopo era l’essere credibili, ma sono i testi in italiano che esprimono al meglio l'Aendriu pensiero (nell'occasione ha aggiunto una A al suo moniker).
Vediamo alcuni esempi per rendere meglio l'idea di cosa stiamo parlando:

"Il loro scopo finale, la loro missione è controllare tutto! Manipolando la realtà, sacrificando la tua dignità con il sorriso più falso e il veleno nel cuore, attaccano" (da "Io non voglio diventare come loro")

"E' il momento di capire che ora di smetterla di chiamare "giusta" l'ipocrisia e magari provare con l'empatia" (da "Ombra")

"Marcio è ciò che chiami talento essere conformista e non fare un lamento. Io non ci sto più dentro a questo gioco di premiare la mediocrità e mi fa male, mi violenta l'anima" (da "La rabbia che ho dentro")

Liriche dirette, senza fronzoli e perfettamente condivisibili da chi ha il cervello non ancora lobotomizzato.
Aendriu si lascia andare a canovacci stilistici diversificati come si evince dall’andamento più pacato (solo a livello musicale, meglio chiarire!) de "La ballata del ratto", dell'interessante strumentale "Ares" o dell’acustica "Poi torno", ma a dominare è la dirompenza dei restanti brani peraltro proposti con grande ispirazione.
Veicolare la rabbia attraverso l'arte delle sette note non è poi un'impresa tanto semplice, ebbene Aendriu c'è riuscito in pieno e per questo merita un applauso.
Hanno partecipato come ospiti membri dei Modena City Ramblers e Stefano "Piri" Colosimo, (noto per le sue collaborazioni con Diodato, Africa Unite, Bandakadabra) che ha arricchito "Ombra" suonando la tromba.
Disco da evitare come la peste bubbonica per gli amanti del Festival di Sanremo, X Factor, The Voice e altre frivolezze similari.
Uomo avvisato è mezzo salvato.

 

 


Endriu - Andrea Botti - Chitarre, bassi e voci
Marco "Mako" Ruggiero - batterie
guests:
Francesco "Fry" Moneti – Violino ("La ballata del ratto")
Massimo "Ice" Ghiacci – Basso ("La ballata del ratto")
Leonardo Sgavetti - Piano, hammond e rhodes ("La ballata del ratto")
Stefano "Piri" Colosimo
- Tromba ("Ombra")

Anno: 2024
Label: Rollover Production
Genere: Punk/Rock/Heavy Metal


Tracklist:

01. Io non voglio diventare come loro
02. Ombra
03. Quello che non c'è
04. La rabbia che ho dentro
05. La grande fuga
06. Ridicolo
07. Non c'era una volta
08. La ballata del ratto
09. Idiosincrasia
10. La volta buona
11. Zu Viel
12. Ares
13. Poi torno


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