I portoghesi Godiva hanno atteso quattro lunghi anni per realizzare il loro debut album. Al 2019, infatti, risale la pubblicazione dell’ EP Spiral, un lavoro che abbracciava il death metal sinfonico sullo stile dei nostrani Fleshgod Apocalypse e degli ellenici Septicflesh. Hubris, anticipato dal singolo Empty Coil, è il titolo del nuovo progetto che si evidenzia in positivo per l’elevata qualità in sede di registrazione/missaggio e per lo stupendo artwork curato da Bruno Santos (aka Brunosaintsart). Il quintetto lusitano, originario di Vila Nova de Famaliçao, ha curato il disco in ogni minimo dettaglio, tantoché non si riscontrano difetti nemmeno a cercarli con il lanternino. Il soundwriting è di assoluto spessore e nel complesso le dieci tenebrose composizioni si equivalgono, nessuna è in grado di eccellere significativamente sulle altre. Forse manca il pezzo “top quality” in grado di primeggiare, ma si tratta di una considerazione marginale perché Hubris si colloca di diritto tra le migliori uscite nel genere di questo 2023. Il punto forte è costituito dall’impeccabile parte orchestrale curata dal chitarrista ritmico André Matos. La musica è energica e potente con le due sei corde a eccellere, unitamente alla robusta ugola di Pedro Faria. Il quadro si completa con la dirompente sezione ritmica curata dal duo Sampaio/Sinatra. Non mancano malvagie sezioni melodiche che si alternano alle parti più movimentate. Un disco umbratile, aggressivo e goticheggiante che può essere maggiormente apprezzato da chi è aduso alle sonorità estreme. |
Pedro Faria - Vocals Anno: 2023
1. Media God
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