I Black Pie possono definirsi a tutti gli effetti un vero e proprio supergruppo italiano. Infatti, i tre componenti della band vantano pregresse importanti esperienze che vale la pena rammentare a tutti: Elena "Hellen" Villa militava nei Malcondita, formazione dedita al pop rock vincitrice di Sanremo Rock 2001, con all’attivo ben tre album e collaborazioni di rilievo; Claudio "Clode" Cinquegrana gravita da anni attorno all'universo di uno dei gruppi tricolori più famosi, ovvero i New Trolls; Silvano "Syl" Bottari è il talentuoso batterista dei Vanexa, il primo gruppo heavy metal in Italia. Anche lo special guest Stefano Genti non scherza visto che è anch'egli membro dei New Trolls. Insomma, da un'abile alchimia di talenti con un vasto e diversificato curriculum alle spalle non puoi che aspettarti un grande disco e i Black Pie non hanno deluso minimamente le aspettative. "Angels", dedicato alle figlie dei tre artisti e confezionato in una lussuosa versione digipack contenente un booklet di ben ventiquattro pagine, è fondamentalmente un'opera a tinte hard rock con venature prog, fusion, blues e riferimenti ai Led Zeppelin, Sly & The Family Stone, Wishbone Ash, Kansas e Rush. Non mancano escursioni nel funky che fanno venire in mente i Deep Purple di "Come Taste the Band", quelli con Tommy Bolin e Glenn Hughes. Se ci aggiungiamo l'attraente vocalism di Hellen, ne scaturisce un prodotto del tutto gradevole all'ascolto, realizzato da chi alla musica vera dà del "tu", trattandola sempre come una bella dama da portare a una ballo. "Angels" è per certi versi un album vintage e include spunti davvero interessanti, idee intelligenti: dovrebbe essere usato come manuale da tanti pseudomusicisti che, ahimé, in questi tempi barbari dominano le classifiche di vendita e non solo da noi. Gli undici brani inclusi in questo lavoto spiccano per ispirazione, eterogeneità e profondità dei testi curati dalla bella Hellen. Tra le tracce migliori citiamo la funkeggiante "Kaos Night", primo singolo estrapolato dal disco, la variegata "Blanket Tide", una ballata che camaleonticamente si trasforma in un pezzo vigoroso, l'andatura arcigna di "Borderline", "Your Fault" con la sezione ritmica sugli scudi, e "People of the Sky" in cui il funk fa ancora brillantemente capolino. Consigliatissimo!| |
Elena "Hellen" Villa: Vocals, Bass, Guitar, Mandolin
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