I Lord Brain Shiva pubblicano in regime di autoproduzione l’album "Trisula" comprendente otto composizioni per una durata complessiva di oltre settantatre minuti.
La musica proposta è ancestrale, ipnotica, ossessiva, nella quale le parti più armoniose sembrano quasi costituire un’oasi di pace ove l’ascoltatore può rilassarsi prima di ripiombare nelle spire melmose, plumbee e talvolta un po' ripetitive del trio veronese. La scelta di cantare in inglese pidgin (lingua che semplifica l’incontro tra due idiomi diversi al fine di risolvere i problemi di cominicazione) esprime la chiara volontà del gruppo di avvicinare la cultura occidentale a quella orientale. Siamo al cospetto di un lavoro che necessità di grande concentrazione per assimilarne tutti i contenuti che sovente possono erroneamente sembrare prolissi e monotoni. Il CD va ascoltato con l’uso delle cuffie al fine di cogliere ogni sfumatura di un'opera coraggiosa in questi tempi grami. Sludge (anzi "Himayalan Sludge" come la definiscono loro), psichedelia, doom la fanno da padrone e non mancano graditi riferimenti allo stile di band blasonate come i Black Sabbath e ("Shadows Ghost Tree") e i Tool ("Karma Lete"). Le tracce in cui si sente maggiormente l’influenza orientale ("Varuna", "Stupas" e "Klesas") dispongono di una veste introspettiva interessante, mentre l’incedere potente che contraddistingue "Al Cleanors" dimostra come i Lord Brain Shiva sappiano variegare sapientemente il loro soundwriting. Le parti cantate, in tedesco la conclusiva “Improzeit”, sono molto convincenti e incastonate in un disco in cui sono sono le sezioni strumentali a essere prevalenti. "Trisula" (tridente che costituisce un simbolo religioso induista, balinese e buddista) prosegue sulla medesima direttrice artistica dei due precedenti album dei Lord Brain Shiva, evidenziando rispetto al passato un sensibile miglioramento nella struttura dei pezzi.
|
|
Davide “Aum Shadu” Bazzani – Chitarra Giulio “Ek Baum” Spiazzi – Basso & Voce Manuel “Manhuman” Marini – Batteria
Anno: 2023 Label: Autoprodotto Genere: Sludge
Tracklist:
01 – Rising Eclipse 02 – Al Cisneros 03 – Shadow’s Ghost Tree 04 – Varuna 05 – Karma Lete 06 – Stupas 07 – Klesas 08 - Improzeit
|