Originari di Bradford nel West Yorkshire, gli inglesi Wolves In Winter sono una band underground formatasi nel 2020, i cui componenti vengono da pregresse esperienze (Solstice, Lazarus Blackstar, Monolith Cult, Slammer e Ironrat). Un quintetto determinato con il deliberato intento di presentare al pubblico un doom dai contorni moderni, distanti, quindi, dagli archetipi dei Black Sabbath e dei Candlemass. Il risultato di tale ambizioso progetto è racchiuso in The Calling Quiet, un album che presenta non soltanto elementi doom, ma anche post rock, stoner, sludge e grunge. Il disco, anticipato dal singolo Nemesis, include sei composizioni dai contorni variegati, a tratti melodici (Pastime For Helots/Calling The Quiet), che le rendono nel loro insieme interessanti. Il vocalism di Jake rammenta un po' quello di Glenn Danzing, mentre la sezione ritmica pesta a dovere e il duo Wayne/Enzo è efficace alla sei corde sciorinando riff potenti come lo stile abbracciato richiede. L'album non ha i contorni del capolavoro, ma è un lavoro onesto con luci che si alternano a qualche ombra. Nel complesso è un lavoro apprezzabile, con qualche picco di creatività che lascia ben presagire per il futuro. Suggerirei di evitare di disperdere eccessivamente la musica esplorando troppi territori, perchè si rischia una mancanza di coesione che, difatti, si evince in The Calling Quiet. Una buon esordio, al quale dovrà far seguito un miglioramento che è nelle corde degli Wolves In Winter. Ne sono certo. |
Jake: Vocals Tracklist: |