Il power metal si sta dimostrando come uno dei sottogeneri più prolifici del movimento heavy contemporaneo e anche l’Italia può vantare formazioni di tutto rispetto come i Great Master. Con all’attivo già quattro validi album, specie l’ultimo Skull And Bones – Tales From Over The Seas, pubblicato nel 2019, il gruppo veneto ci propone ora un’interessante EP interamente dedicato ai "sea shanty", i tradizionali canti marinareschi anglosassoni. Sei le composizioni rivisitate alle quali si aggiungono una versione acustica dell’intrigante "Skull & Bones", la radio edit version della dirompente "Long John Silver", entrambe presenti nel disco citato in precedenza, e un’esemplare trasposizione in acustico dell’imperiosa "Treasure Island", uno dei pezzi più conosciuti dei teutonici Running Wild. Il power propinato dai Great Master è epicheggiante e s’ispira anche al mondo dei pirati alla stregua del folk/power degli australiani Alestorm. La formazione è coesa, ormai rodata da tanti anni di attività, e con Thy Arbour Inn ha fatto nuovamente centro. I canti tradizionali che accompagnavano i molteplici lavori a bordo delle navi sono ovviamente in una veste metal, piuttosto scherzosa e festaiola con birra, rum e whisky che scorrono a fiumi. Essi si contraddistinguono per gli accattivanti ritornelli che ti ritrovi a canticchiare magari quando ti fai la doccia. Anticipato dai singoli "All for me Grog", dall’incedere allegro e disincantato, e da "Rolling Down to Old Maui", uno dei momenti migliori di questo lavoro, l’EP pone in evidenza l’eccellente vocalism di Stefano “Stex” Sbrignadello, vero punto di forza dei Great Master. Da segnalare, infine, l’evocativa "Here’s a Health To The Company" e la ghost track in chiusura che non è altro che la riproposizione di "Fifteen men on a Dead Men’s Chest", il noto canto piratesco che comparve per la prima volta nel romanzo L'Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson (la versione in italiano è la celeberrima "Quindici uomini sulla cassa del Morto"). Non resta che attendere il nuovo album che, alla luce dell’indubbia qualità di Thy Arbour Inn, si preannuncia oltremodo interessante. |
Stefano “Stex” Sbrignadello – voce Anno: 2021
01. Randy Dandy Oh
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