Nel 2015 partecipò al talent show The Voice of Italy una giovane cantante napoletana. Il suo nome era Ira Green e alla sua prima esibizione conquistò tutti con una reinterpretazione fantastica di "Black Dog" dei Led Zeppelin.
Finalmente l'hard rock e l'heavy metal anche nei talent italiani, una vera e propria rarità perchè si prediligono sempre altri generi e non si capisce proprio il perchè (o forse lo sappiamo fin troppo bene!). Ira furoreggiò in quell'edizione e, in effetti, ebbe poi delle proposte discografiche notevoli ma (e già... c'è sempre un ma nella vita...) avrebbe dovuto snaturarsi e vendersi al mainstream. L'artista se ne fregò altamente e ritornò fiera nell'underground da dove era venuta a proporre la SUA idea musicale e non quella di chi pensa solo ai soldi. Attraverso l'aiuto dei suoi fan, ha raccolto i fondi necessari per pubblicare due ottimi album che non tradirono le attese: "Re(be)ligion" nel 2016 e "7" nel 2019. Complice la pandemia, la nostra eroina è un po' sparita dalle scene per tornare prepotentemente alla ribalta con il suo terzo disco intitolato "Tutti i Colori dell'Ira". Le idee sono chiare sin dall'esplosiva "Malia", aperta dall'introduttiva spagnoleggiante "Welcome To". Si tratta di un pezzo che ti travolge con la sua ritmica grintosa che molto ricorda i System of a Down. Coerenza, questa è la porola che più si addice alla bella Ira, il suo heavy metal di concezione moderna si fa notevolmente apprezzare per la rabbia genuina e l'asprezza dei testi (talvolta in inglese e in altri frangenti in italiano). Quindici composizioni adrenaliniche in cui svetta naturalmente il versatile vocalism della cantante che sa anche essere dolce in "Roses" e in "Goodbye I'm Leaving", nonché perfettamente a suo agio nella blueseggiante "Shattered Love Blues". Un lavoro potente, vario, senza fronzoli e scevro di momenti di stanca... insomma, tutto il contrario di ciò che ci viene propinato dal triste panorama musicale italiano. Finchè ci saranno persone determinate come Ira Green possiamo coltivare qualche speranza di sopravvivenza: Extreme music for extreme people! |
Ira Green: Voce, Chitarra, Basso e Tastiere
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