Artigiani piuttosto instancabili del suono progressivo, gli svedesi Wobbler giungono oggi alla pubblicazione di un quinto album che ribadisce la solida credibilità già affermata con la fatica precedente (recensita QUI).
L'intera opera "Dwellers of the Deep" sposta un tantino le coordinate sonore del gruppo, che stavolta cita sporadicamente i Gentle Giant post Phil Shulman ma omaggia massicciamente gli Yes del primo quinquennio settantiano, perfettamente sintetizzati in poco più di 45 minuti. Questa formula miscela con rara maestria i suoni piuttosto diretti e asciutti della coppia Banks/Kaye, con quelli magniloquenti e sontuosi dell'alleanza Howe/Wakeman, non mancando talvolta di richiamare anche le dinamiche un tantino più macchinose dell'incarnazione con Moraz. Il brano "Naiad Dreams", breve intermezzo acustico che tratteggia rarefatte ed incantevoli suggestioni acquarellate, pare generare la visione di un Jon Anderson raccolto in uno dei suoi momenti più intimi ed eterei. In tutto questo intrecciarsi di epoche ed influenze diverse, cui gli stessi Wobbler paiono guardare con un'incantata ammirazione, l'archetipo sonoro costruito dai maestri Änglagård è oggi appena lambito. E' la dimostrazione che il quintetto cammina nella direzione che più gli aggrada, consapevole ma incurante di rischiare accuse di emulazione, totalmente libero dal fardello di dover dimostrare qualcosa a qualcuno.
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Andreas Presste – Vocals, Guitar Lars Fredrik Frøislie – Keyboards, Vocals Kristian Hultgren – Bass, Bass Pedals, Woodwinds Marius Halleland – Guitar, Vocals Martin Kneppen – Drums, Percussion
Anno: 2020 Label: Karisma Genere: Prog
Tracklist: 01. By The Banks (13:49) 02. Five Rooms (8:27) 03. Naiad Dreams (4:24) 04. Merry Macabre (19:00)
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