Sono giovanissimi, di Milano, ma hanno le idee molto chiare e già dividono il palco con gruppi che richiamano pubblico come il Teatro Degli Orrori e gli Hormonauts.
Sono solo in tre, il classico chitarra e voce, basso e batteria, ma riescono a scuotere gli animi di chi ama le sonorità dure, dirette e senza troppi fronzoli. Ma il loro segreto, a mio avviso, sta nel sapere dosare queste sonorità aggressive, con una vena melodica che riesce a coinvolgere l’ascoltatore e la voce di Luca Ferrari, anche chitarrista della band, è sicuramente un punto dove focalizzare l’attenzione. “The Promise” e “Crossroads” hanno tutte queste caratteristiche, mentre “Heart On Fire”, ha un tocco melodico in più, grazie anche all’uso della chitarra di Luca. Con “Winter”, si pacano per un po’ gli animi, un brano che mi ha ricordato alcune delle prime cose degli U2, per alcune atmosfere e per gli arpeggi chitarristici. Ma la band è ben lontana da quel sound e con “As Sweet A Honey”, riprende a picchiar duro, ma con gusto. “Keep Your Lise”, deve invece molto ai Nirvana e le conclusive “Red Silence” e “In The Eye Of The Storm”, sono ruvide e veloci. Sicuramente un buon lavoro, anche se spesso alcune linee melodiche si ripetono per molti brani. Ma sicuramente in futuro la band riuscirà a colmare questa piccola lacuna. 70/100
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Luca Ferrari: Chitarra, voce Anno: 2010 Sul web: |