Forti di tre ottimi album in studio che ne hanno evidenziato le notevoli doti strumentali e liriche, Il bacio della medusa “approfitta” del tour di Aldo Tagliapietra che fa tappa a Perugia (al teatro Bertold Brecht), per registrare il suo primo album dal vivo.
Con una line-up ormai consolidata sin dagli esordi (Simone Cecchini –voce e chitarra acustica-, Simone Brozzetti –chitarra elettrica-, Eva Morelli -flauto e sax-, Federico Caprai -basso- e Diego Petrini -batteria-) e quindi ottimamente amalgamata e rodata, la band umbra offre una performance molto convincente, compatta, “ruvida” il giusto e molto molto “fisica” dando ulteriore forza alle già energetiche versioni in studio. Ogni lavoro è riproposto in pari misura (4 brani ognuno) con 2 pezzi del primo album ad aprire il “live” ed altri due, sempre dell’esordio omonimo, a chiuderlo. Nel mezzo un lungo estratto dall’ultima fatica “Deus lo vult” ed ancora 4 tracce da “Discesa agl’inferi d’un giovane amante”. L’indole hard-rock del trio Brozzetti-Caprai-Petrini emerge chiaramente sin dall’iniziale “Requiem per i condannati a morte”, ben coadiuvati dall’”animale da palcoscenico” Cecchini e con il flauto della Morelli che prova a stemperarne gli ardori. In “OrientOccidente” abbiamo una sorta di fusione tra “Il biglietto per l’inferno” appena più heavy ed i Van Der Graaf Generator più dissonanti con l’ottimo sax di Eva Morelli a prendersi il proscenio. "Indignatio (Infedeli in terra santa)" dà il via ai pezzi di “Deus lo vult” (da notare la brevissima citazione de “Il ragno” del Banco). Il brano è veramente tirato ed infuocato, mentre, come per contrappasso, “Urbano II bandisce la prima crociata” e “Simplicio” sono delle ballate medievali in cui emerge l’anima cantautoriale del frontman Cecchini. I Jethro Tull vengono “rivisti e corretti” in un’altra piacevole ballad (“Cantico del poeta errante”), mentre la spumeggiante e “spagnoleggiante” “De luxuria, et de ludo et de taberna" (con liriche di Cecco Angiolieri) chiude questo splendido concerto ricco di punti esclamativi. Plauso a tutti i protagonisti sul palco, ma un encomio speciale alla bravissima Eva Morelli che, tra un intervento al flauto ed uno al sax, colora come meglio non potrebbe, al “bacio” diremmo, un tessuto già di per sé splendido. |
Simone Cecchini: voce, chitarra acustica e armonica Anno: 2016 |