A due mesi esatti dall'EP Texicali, con la quale gli ZZ Top presentavano (e bene) i primi brani inediti dopo quasi 10 anni di silenzio, il "barbuto" trio texano fa il suo definitivo ritorno sulle passerelle musicale con La Futura, 15esimo album di una carriera che ormai ha brillantemente superato i 40 anni. Dopo questa lunga assenza però non aspettatevi un'opera colossale nella durata, le 10 tracce qui incluse non superano i 40 minuti, ma questo non vuol dire che comunque la band non sia riuscita a rappresentarsi bene anche con un corto minutaggio (tra l'altro qui sono incluse, tutte e 4 le canzoni finite in Texicali, per essere precisi). Ed infatti La Futura è un buon album rock, pregno di quell'attitudine sudista che da sempre contraddistingue brillantemente Billy Gibbons e soci, che nella loro carriera anche anche sperimentato le mode del momento (i sintetizzatori nel masterpiece Eliminator, del 1983), ma hanno sempre dato la sensazione di essere fedeli a se stessi, che ancora prima di venire incontro ai gusti della gente. La produzione di Rick Rubin (un altro che in quanto a barba esagera) fa il resto: nonostante il fondatore dell'American Recordings (che pubblica anche questa release) in questi anni sia sempre stato molto criticato, in questo caso ha avuto il merito di non sovrapporsi al gruppo, lasciando piena libertà a quest'ultimi di sfogarsi tra chitarre rugginose, riff incandescenti e ritornelli antemici.Se di brani brillanti e calibratissimi come "I Gotsta Get Paid", "Consumption" e la splendida ballata gospel/soul "Over You" ve ne abbiamo già parlato nelle settimane scorse, non ci resta che tentare di descrivervi al meglio il resto dell'album: "Heartache In Blue" è un ruspante blues tanto semplice e lineare quanto pieno di appeal melodico, mentre nell'irresistibile "Flyin' High" gli ZZ Top sembrano appropriarsi di un riff scartato dagli AC/DC per farne un brano di puro rock'n'roll che non sarebbe sfigurato nemmeno in qualche disco dei Rolling Stones degli anni '70. "It's Too Easy Mañana" è una ballata crepuscolare ma perfettamente arrangiata e interpretata dalla band, con classici passaggi blues e quelle irresistibili venature soul, come solo dei mestieranti consumati come gli ZZ Top sanno regalare e c'è poco da lamentarsi se sul finale arriva "Have a Little Mercy" che chiude la raccolta con un episodio indubbiamente manieristico: l'album nel suo complesso è divertente e scanzonato, capaci di farvi battere il piede a tempo e di far ondeggiare la vostra testa a ritmo. Si, perchè nel complesso La Futura è un'album gradevole, ben confezionato e performato in maniera semplicemente manieristica (ma non nel senso più negativo del termine), ma resta la testimonianza di un gruppo che dopo quattro decadi continua a divertirsi suonando quello che ha sempre suonato, senza particolari arzigogoli o fuochi d'artificio produttivi. Perchè i loro effetti speciali stanno nelle esplosive e corrosive chitarre, e nelle barbe chilometriche, chiaramente.
70/100
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Billy Gibbons: Voce e chitarra Anno: 2012 Tracklist: |