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Soft Machine Legacy
Live Adventures

Live Adventures, ultima uscita del 2010 di casa Moonjune, è anche il terzo live della multiforme creatura del compianto Elton Dean ed orfana anche dell’altra colonna portante della formazione storica ovvero Hugh Hopper, che ci ha lasciati nel 2009. Instancabile musicista, cui abbiamo avuto l’onore in queste pagine, di dedicare interessanti articoli relativi ai progetti musicali degli ultimi anni della sua carriera che l’avevano assorbito completamente tra questi annoveriamo Brainville e la collaborazione con Yumi Hara Cawkwell. Questa registrazione, è proprio dedicata alla memoria di queste due leggende della scena canterburiana.
La piega stilistica della Legacy è sicuramente propensa verso la forma fusion-jazzistica, cioè quella più vicina alla formazione della macchina molle di metà anni ’70 in poi. Ritroviamo al basso Roy Babbington che vi aveva fatto parte negli anni precedenti alla collaborazione di Holdsworth.

"Has Riff II", brano di apertura è ricco di sfumature e di immagini sonore assai evocative tra lo psichedelico e l'ambient, sottolineate dalle percussioni di Marshall che dai brevi interventi al flauto di Travis mai forzati ed invadenti."Grapehound, è uno dei pezzi dal piglio sicuramente più intenso, grazie all’agile riff volutamente ovattato di Etheridge, accompagnato dall'acuto sax tenore di Travis, per poi dipanarsi in un solo piuttosto composto. Discorso analogo per "The Nodder". Un certo riguardo va dato allo stile di John Marshall che affascina moltissimo fin dai tempi di Fifth e Bundles per l’approccio alla batteria raffinato e allo stesso tempo ricco di dinamismo nei passaggi tra rullante e piatti che lo rende caratteristico come musicista. Il meditato e sofferto di Jenkins prende forma in quello della chitarra di Etheridge in "Song of Aeolus" in maniera particolarmente sorprendente evidenziando un lato diverso del musicista, più introspettivo e meno tagliente rispetto a brani come "In The Back Room" e "Grapehound".

"Facelift", eredità della prima pelle della macchina molle è qui presentato in maniera piuttosto concisa e volutamente scarna (come un semplice omaggio ad Hopper) mediante il duo Travis-Etheridge, assumendo qui un tono dialogico, improvvisato, se così vogliamo intenderlo, tra i due strumenti che nella parte finale s’intensifica. Travis porta nel bagaglio del repertorio, la propria breve ma accattivante "The Relegation Of Pluto", che anche qui innesca una solo volteggiante dell’ottimo fiatista. L’altro brano di più antica data è "Gesolreut" di Ratledge, che si sviluppa però con una vena più funky. L’idea di fondo che si percepisce in questo live, è di voler sì tener a mente quello che è stato il repertorio passato, ma senza fossilizzarsi troppo. Partendo da questi spunti ci si muove verso una direzione diversa, dando spazio alla propria vena ispirativa e improvvisativa.
In conclusione l’ascolto di Live Adventures risulta molto piacevole ed è senz’altro un acquisto da fare per gli amanti della Legacy.

75/100


John Etheridge: Chitarra
Theo Travis: Sax tenore, flauto
Roy Babbington: Basso
John Marshall: Batteria

Anno: 2010
Label: Moonjune Records
Genere: Jazz/Rock

Tracklist:
01. Has Riff
02. Grapehound
03. Nodder
04. In The Back Room
05. Song Of Aeolus
06. Relegation Of Pluto/Transit
07. Gesolreut
08. Facelift
09. Last Day

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