I Satellite,gruppo polacco diretta emanazione dei Collage ( autori negli anni '90 di un mucchietto di interessanti lavori), giungono in questo 2007 al loro terzo cd.
Le coordinate stilistiche non si discostano molto nè dai 2 precedenti lavori nè da quelli del gruppo madre citato poc'anzi: grande cura all'aspetto melodico, atmosfere new prog, sprazzi più ricercati dovuti in gran parte al lavoro del tastierista Krzysiek Palczewsky, una voce (dell'ex Collage tanto per cambiare...), quella di Robert Amirian, perfetta per la proposta della band. Una chitarra arpeggiata introduce la title track, per poi esplodere in un bel tappeto di tastiere ed in belle frasi di chitarra su cui si innesta la bella voce di Amirian. Un inizio furioso, anche hard, per il magnum opus di Dreams (oltre 13 minuti), sicuramente la meglio riuscita fra le 7 tracce del cd. Ritmica sostenuta, chitarra sempre presente, cambi di umore ben costruiti..: è in questa composizione che il fantasma di Moonshine dei Collage del 1994 si materializza maggiormente; bellissimo il finale con tastiere e chitarra in un continuo, creativo, rincorrersi. Più anonimi e convenzionali i successivi 6 minuti di Downtown Skyline, che non riesce proprio a decollare, mentre poco più di un riempitivo di atmosfera paiono i 2 minuti di Lights. Le quotazioni del lavoro salgono leggermente con Don't Walk Away in Silence dal ritornello piacevole e più ancora, con Heaven Can Wait dove ad una chitarra possente, si inseriscono ora tastiere turgide ora momenti più rarefatti e sognanti con un Amirian in grande spolvero. Assolutamente da dimenticare l'insipida e monocorde Forgiven and Forgotten dal refrain addirittura fastidioso. Si tratta per concludere del classico album che ci si poteva aspettare dalla band polacca, un prog romantico suonato con gusto, non privo di raffinatezze ma che a mio avviso sta mostrando una certa stasi creativa. Per chi vuole conoscere meglio il gruppo è forse più indicato il precedente Evening Games. 60/100
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Robert Amirian: Voce Anno: 2007 |