Scritto da Fabio Loffredo Domenica 07 Novembre 2010 20:41 Letto : 2339 volte
Abrahadabra è maestoso, potente, misterioso, macabro grazie ad un’intro orchestrale e sinfonica a titolo “Xidir” ed a brani come “Born Treacherous”, “Gateways” e “Chess With The Abyss”, brani che catturano con le loro sinfonie oscure, impenetrabili, soffocanti, ma maledettamente affascinanti che ci conducono in un vortice sonoro infernale, dal fascino provocante. “Dimmu Borgir”, è accompagnata da cori maestosi e parti sinfoniche spettrali e la voce di Shagrath è a volte terrificante e penetrante. Il viaggio negli inferi prosegue con “Ritualist”, brano che ha un’intro acustica, solo per attrarci, ma che poi ci spinge in un sound veloce ed ancora da film horror e con “Endings And Continuations”, altra song molto epica e trascinante. La versione limited racchiude anche la cover di “Perfect Strangers” dei Deep Purple, in una versione molto fedele all’originale, voce a parte. Abrahadabra è un lavoro che farà discutere, storcere il naso a chi li preferiva con il loro black metal, ma i Dimmu Borgir vanno oltre, cercando di coinvolgere l’ascoltatore con un sound più ricco, ma che non disdegna affatto il passato black. 75/100
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Shagrath: Voce, tastiere, effetti Anno: 2010 |