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Jeff Scott Soto

Impossibile lasciarsi sfuggire quest’occasione, Artists & Bands ha raggiunto tramite email il grande Jeff Scott Soto, artista dai mille progetti, dai mille volti, sicuramente uno dei migliori singer che ci siano in circolazione. Da Malmsteen ad Axel Rudi Pell, i suoi Talisman, la breve parentesi con i Journey e tanti altri piccoli progetti, sono raccontati qui tra queste righe. La parola quindi a Mr. Soto.

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- A&B -
Ciao Jeff, come stai? Direi di iniziare parlando di “Beautiful Mess”. Sono passati quasi cinque anni dal tuo precedente lavoro solista “Lost in the Translation”.
Come li riassumeresti in breve questi anni e perché tutto questo tempo?

- Jeff Scott Soto -
Ho cominciato a scrivere il materiale alla fine del 2005, mentre stavo terminando il tour di “Lost In The Translation”, nel 2006 poi ho iniziato a scrivere qualcosa per i Talisman, quindi questo mi ha tenuto occupato nel 2007. Abbiamo fatto il tour con i Talisman nella primavera poi ho iniziato a lavorare con la Trans-Siberian Orchestra. Nel frattempo, ho cercato di raccogliere più materiale possibile per “Beautiful Mess”. Dopo ho solo dovuto decidere quando farlo uscire ed ho testato il tutto con il download digitale. Poi è arrivata l'offerta della Frontiers verso la fine del 2008, ma hanno voluto tempo per fare una corretta promozione ed il cd è uscito nel febbraio 2009.

- A&B -
Il titolo del tuo nuovo disco è quantomeno curioso (Beautiful Mess = Bella confusione NdA). Perché questo titolo?
- Jeff Scott Soto -
La mia vita, la mia carriera, questo album ... è tutto un bel pasticcio. Di recente sono passato attraverso un divorzio, che è sempre una cosa triste, ma alla fine sono venute fuori anche le cose belle della vita . La mia carriera è sempre stata un po’ disordinata, non si sa se io sono un cantante rock , un cantante pop o cantante soul, non lo so nemmeno io! Ma è bello poter mescolare il tutto. Questo album è un “pasticcio”, un mix di suoni diversi, ma alla fine, il tutto si adatta meravigliosamente insieme!

- A&B -
Ti allontani sempre di più dall’hard rock, il tuo nuovo disco è infatti molto più funk e soul. Perché?
- Jeff Scott Soto -
Questo è l'album che ho sempre voluto fare, ma è con il moniker JSS, non Jeff Scott Soto. Io voglio avere l'identità di questo suono con le mie iniziali in modo che io possa separare le due carriere , anche se si tratta di una persona sola. Ho fatto molti dischi rock nella mia carriera, è solo arrivato il momento di dar vita a queste sonorità ed è quello che avrei voluto fare da tempo.

- A&B -
Parliamo dei testi, di cosa trattano?
- Jeff Scott Soto -
Io cerco di prendere sia le cose negative che positive, la vita è difficile, lo sappiamo tutti, dobbiamo trovare la forza di andare avanti.. Questo è il messaggio della maggior parte dei brani..



- A&B -
Questa è una domanda inevitabile. Avrai sicuramente risposto a questa domanda moltissime volte. Puoi spiegarci cosa è successo con i Journey?
- Jeff Scott Soto -
Lo dovresti chiedere a loro, solo loro sanno la verità. Hanno trascorso mesi a raccontare alla stampa ed ai media che erano felici del mio operato, abbiamo avuto un grande momento, ci siamo molto divertiti e per me è stata una grande esperienza. Poi c’è stato lo split, così senza nessuna spiegazione.

- A&B -
So che sei un grandissimo fan dei Queen. Da dove nasce questa tua passione?
- Jeff Scott Soto -
Come si può non amare questa band? Hanno creato un genere inconfondibile ed hanno avuto una grade influenza su di me.

- A&B -
Ti è piaciuto “Cosmos Rock”, il loro nuovo lavoro?
- Jeff Scott Soto -
L'ho trovato più simile a un album solista di Paul Rodgers che ad un disco dei Queen. Non mi ha proprio convinto.

- A&B -
Hai mille progetti, dopo “Beautiful Mess”, cosa stai preparando?
- Jeff Scott Soto -
No, sto mantenendo un controllo sulle cose che sto facendo. Ho molti progetti rilasciati nel corso degli anni che confondono chi mi segue, ora mi concentrerò su meno progetti. Per ora è la mia carriera da solista il mio obiettivo principale.

- A&B -
Malmsteen, Journey, Talisman, Takara, Axel Rudi Pell, Soul Sircus. Cosa ricordi di queste esperienze?
- Jeff Scott Soto -
Potrei scrivere un libro, o ideare un documentario per raccontare tutto. Ho comunque bei ricordi di tutto ciò che ho fatto e sono state tutte esperienze positive, che mi hanno fatto cresce molto professionalmente.



- A&B -
So che stai preparando qualcosa con Steve Lukather, ne vuoi parlare?
- Jeff Scott Soto -
Non c’è ancora niente di sicuro, è un progetto che abbiamo in mente da molto tempo, ma siamo tutti e due molto impegnati. E’ ancora presto per darti delle conferme.

- A&B -
Hai un po’ di spazio per i lettori di ArtistsAndBands e per i tuoi fans italiani.
- Jeff Scott Soto -
Amo l’Italia, mi ha sempre accolto calorosamente, ci vedremo spesso.


 

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